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Massaro: «Un onore aver indossato questa maglia per 10 anni»
Massaro ringrazia il Milan per i suoi 10 anni in rossonero e sottolinea come il quarto posto sia fondamentale per il club. L’ex rossonero chiede anche di più ad Higuain
L’ex rossonero Daniele Massaro ha parlato durante la festa della Curva Sud all’Arena Civica per festeggiare i 50 anni del gruppo organizzato. All’evento ha partecipato anche il vicepremier Matteo Salvini, che ha detto la sua sulla sentenza Uefa imposta al club di via Aldo Rossi.
Sull’esperienza in rossonero: E’ la festa del Milan, ho avuto la fortuna di indossare e onorare questa maglia per dieci anni. Era il sogno che avevo da bambino, essere qui oggi è incredibile, riviere con questi ragazzi, che ci sono da quando sono arrivato io al Milan, è bellissimo, sperando che il Milan torni sia in Italia che in Europa al posto che gli compete.
Su Higuain: Da attaccante, ci si aspetta sempre di più, da un campione. Non è facile. Il modulo della Juventus era diverso e si è dovuto adattare. Ha dimostrato di avere grandi qualità quando ha potuto esprimerle. Ora più che mai ci serve il miglior Higuain per raggiungere la Champions League. Il campione deve sempre fare la differenza a prescindere dal modulo. Gli infortuni e gli avversari fanno decidere a Rino un modulo particolare. Come io mi sono adattato a giocare da seconda punta, prima punta o fare il gioco sporco, quando indossi la maglia del Milan devi dare il massimo, snaturando anche le proprie caratteristiche.
Su Ibrahimovic: Zlatan è un campione che io ho avuto la fortuna di vedere dagli spalti quando giocava nel Milan ed ero invidioso quando giocava per altre squadre. È un grande campione ma non sono io a decidere. Mi dispiace ma sono convinto che i ragazzi che sono qui avranno uno stimolo in più per dimostrare di essere da Milan, onorandola e centrando un posto in Champions.
Su Gattuso: Deve solo vincere. Già dall’anno scorso, Rino sta facendo un grande lavoro. Soprattutto se ricordiamo come ha ricostruito l’autostima dei giocatori e ha rimesso in piedi la stagione compromessa dell’anno scorso. Quest’anno gli infortuni hanno caratterizza l’andamento della stagione ma penso sia la persona giusta al posto giusto. Se andiamo a vedere, lo sport è questo. L’infortunio, le squalifiche, le condizioni dei giocatori fanno parte di questo. Si deve essere bravi a gestire un gruppo dando la certezza di mettere in campo chi si reputa al meglio.
Sulla possibilità di chiudere al quarto posto: Parlo da tifoso, è un imperativo categorico. Ci sono due persone che, anche se arrivate all’ultimo, hanno già fatto tanto per mettere nelle mani di Rino un’ottima squadra. Stanno già lavorando, come hanno già portato giocatori che faranno la differenza da gennaio, per far sì che l’obiettivo Champions venga raggiunto e per costruire una grande squadra anche per l’anno prossimo