2015

Mastalli in esclusiva a MN24: “Il Milan ha dato prova di credere in me”

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Attualmente in prestito all’FC Lugano, il centrocampista di proprietà rossonera Alessandro Mastalli ha rivelato a MilanNews24 qualche curiosità sull’esperienza che sta maturando nella squadra guidata da Zdenek Zeman, in odore di chiudersi già a gennaio complice un rapporto con il boemo mai sbocciato e che lo ha portato alla recessione nella Primavera del club elvetico. Ecco il contenuto dell’intervento:

Ti dispiace un po’ di esserti sganciato quest’estate dalla Prima Squadra rossonera per andare in Svizzera, visti anche i tanti problemi a centrocampo che sta riscontrando il Milan in questa stagione?

Sicuramente si anche perché avendo fatto cinque anni con una società come il Milan ed essere arrivato all’esordio, il dispiacere è tanto.

Sei rimasto deluso dalla scelta di Zeman di retrocederti con l’U21 del Lugano o pensi che sia giusto così? In ogni caso la ritieni positiva per il tuo percorso di crescita?

Deluso no, perché tenersi in condizione e fare minuti alle gambe fa sempre bene. Certamente sarebbe più bello se venissi schierato con la prima squadra e mettessi nelle gambe qualche minuto in un campionato superiore. È comunque positivissimo per la mia crescita perché sono esperienze che fanno crescere e ti fanno maturare tantissimo.

Ti aspettavi l’inizio complicato in campionato che stanno attraversando i tuoi ex compagni in Primavera?

Diciamo di sì, anche perché molti ragazzi stanno affrontando un campionato nuovo e con ritmi totalmente diversi rispetto agli allievi.

Ti senti ancora con qualcuno di loro?

Praticamente con tutti: li sto seguendo tutti i weekend.

Hai sentito in parte la competizione con Piccinocchi o non è stato un problema per il tuo ambientamento a Lugano?

Con Mario c’è un buonissimo rapporto. Tra l’altro lui gioca in una posizione diversa dalla mia a centrocampo quindi nessuna competizione, anzi per l’ambientamento lo devo ringraziare perché mi sono trovato subito benissimo e mi sono ambientato in pochi giorni.

C’è un rossonero a cui t’ispiri?

Si, a Christian Brocchi (sorride).

Molti a Milano ti definivano un elemento capace di poter spiccare il volo con la prima squadra (come accaduto con Calabria quest’anno).  Eppure adesso la tua cessione ti paragona a Cristante,  altro gioiello della Primavera allontanatosi troppo presto dalla “casa” rossonera.  Qual’è per te il tuo caso? 

Il Milan sa quello che fa e io mi ritengo fortunato perché sono in prestito e solo questo mi rende felicissimo, vuol dire che la società ci tiene a me come giocatore.

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