2015
Menez si leva l’etichetta: “Io egoista? Guardate i miei assist in carriera”
Il fantasista rossonero Jeremy Menez ha rilasciato una lunga intervista al CorSport, partendo dall’analisi dell’infausta annata trascorsa: “Dopo Natale abbiamo collezionato troppe sconfitte e in quel modo era impossibile arrivare tra le prime. A livello di gol è stato l’anno migliore, ma a me non basta. Per me conta di più essere utile per la vittoria della squadra. I numeri fanno capire che non sono egoista: guardate quanti assist ho fatto in carriera. Mihajlovic? Ho avuto subito una buona impressione. Stiamo facendo un bel lavoro sia dal punto di vista fisico che tattico. Chi mi ricorda? Spalletti, con lui si lavorava tanto sulla corsa e sui movimenti. Abbiamo già parlato della mia posizione, ma non posso anticipare niente”.
Sulle mire per la prossima stagione, e l’eventuale supporto di Zlatan Ibrahimovic: “Il Milan deve avere l’obiettivo più alto possibile. Dobbiamo provare a qualificarci per la prossima Champions League e magari arrivare anche più in alto in classifica. Con Ibrahimovic squadra da scudetto? Sicuramente: fa tanti gol, vuole sempre vincere, ti porta a dare di più. E’ uno dei più forti. Senza Europa? Ci sono belle partite, ma per la seconda annata di fila starò sempre in casa. Sono arrivati giocatori che possono essere importanti per il Milan, che lo renderanno più forte”.
Raffica di considerazioni a tutto campo: “La Juve ha sempre una grandissima squadra. Dobbiamo avere rispetto per loro, ma i pronostici sono fatti per essere smentiti. Kondogbia? E’ forte e ha grande futuro. Spero che faccia bene all’Inter, ma il derby voglio vincerlo io. Futuro? I giornalisti francesi e inglesi vogliono che vada via da Milano, io sto bene qua e non ho intenzione di andarmene. Io il preferito di Berlusconi? Capisce di calcio, per questo gli piace il mio gioco. Nazionale? E’ passato troppo tempo dall’ultima convocazione, devo far vedere il mio valore e meritarmela. So che Deschamps mi segue. Tatuaggio con lo scudetto? Vediamo…”