2015
Menez: “Totti e Inzaghi, i miei idoli”
Più italiano che francese, almeno per quella che è la sua carriera di giocatore che non lo ha visto particolarmente brillare in Francia al Monaco e al Paris Saint Germain al punto da arrivare in Italia per trovare maggiore stima e fiducia prima alla Roma e poi al Milan. Jeremy Menez non dimentica però neanche il suo obiettivo di tornare ad indossare la maglia della Nazionale francese e in questo 2015 Deschamps lo segue con attenzione.
Sia con la attuale squadra, il Milan appunto, che con i Blues, il funambolico attaccante francese tende a confermarsi e a ritrovarsi, come scrive stamattina il Corriere dello sport – stadio, ispirandosi in modo speciale ai suoi due idoli: “Per fantasia a Totti e per l’istinto del “killer” in area di rigore a Inzaghi“. Nell’intervista rilasciata a Furio Fedele Menez esprime grande soddisfazione per il 2014 appena trascorso in cui è avvenuta la sua trasformazione umana e calcistica: “Io sono stato sempre convinto delle mie capacità. Così ho avuto ragione. Oltre ai gol mi sembra di fare molto bene tatticamente perchè occupo una grossa porzione di campo (in riferimento alla sua posizione di esterno variabile poi in terminale offensivo).
Per quel che concerne i suoi gol, Menez non crede neanche lui nella vena realizzativa che lo ha accompagnato nel girone d’andata che volge al termine: “Sinceramente nemmeno io credevo in questi 8 gol anche se avevo dichiarato che il mio primo obiettivo era andare in doppia cifra, superando le 10 reti. Prima d’ora non ero così concentrato sul gol ma adesso mi rendo conto che è bello e voglio fare ancora meglio per il futuro”.
Sul cosa deve fare il Milan per conquistare il terzo posto, il francese invita sè se stesso e i suoi compagni a fare di più: “Dobbiamo assolutamente migliorare il nostro rendimento in alcune partite. Qualcosa c’è che non va e bisogna effettuare un passo avanti per fare la differenza”.
Sul suo rapporto con l’altro club italiano in cui ha giocato, la Roma: “Lo scorso 20 dicembre era la prima volta che tornavo lì da quando me n’ero andato nell’estate del 2011. Mi ha fatto un certo effetto ma con l’ambiente giallorosso sono rimasto in buoni rapporti”.