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MERCATO MILAN – Almeno un ‘reparto’ è stato migliorato

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MERCATO MILAN – L’analisi di MilanNews24 in merito al calciomercato del club rossonero, criticato da tutti gli addetti ai lavori, ma che in realtà qualcosa di buono ha portato.

Premessa: il budget era risicato ma, con quei soldi a disposizione, si poteva fare obiettivamente meglio. Il Milan ha concluso la campagna acquisti con 6 colpi in entrata, tralasciando i ritorni in prestito di Paletta, Suso e Gabriel. Si tratta di Vangioni, Lapadula, Gomez, Sosa, Pasalic e, dulcis in fundo Mati Fernandez. Una campagna acquisti ‘strana’, sia per i costi e le modalità dei singoli casi ma che ha portato delle novità rispetto agli ultimi anni.

Il calciomercato del Milan è stato ‘bollato’ come mediocre: i maggiori quotidiani nazionali e gran parte della stampa ha affibbiato un 4,5 come voto. Giudizio condivisibile ma che in realtà non racconta di tutto il contorno che ha portato a queste operazioni per fare un’analisi a 360°. Il Milan è nel pieno di una cessione che, in un modo o nell’altro, cambierà la storia del club. Solo il tempo dirà in meglio o in peggio. Il mercato era condiviso dalle parti (Fassone e Galliani lavoravano in ‘coppia’ o quasi) ma l’immagine che giustifica lo stallo è la seguente: se io dovessi vendere una casa dal valore sopra la media, perché la dovrei abbellire e rimodernizzare quando ho la certezza di andare via e di non poter avere un surplus di prezzo?

MERCATO MILAN – PANCHINA RINFORZATA.

Detto questo, passiamo al vaglio i (pochi) tratti positivi del mercato: il Milan, oserei dire finalmente, ora ha a disposizione una ‘panchina’ all’altezza del campionato italiano. Forse non sarà sufficiente per tornare tra le prime 5 ma i ricambi per Montella sono di tutto rispetto. Lo scorso anno, gli infortuni di Bonaventura e Niang hanno messo sul lastrico Mihajlovic; il centrocampo ‘di riserva’ sulla carta è formato da Pasalic, Locatelli, Sosa e Mati Fernandez. Sulla carta niente male, se paragonato a quello degli anni passati. Qui però si pone un quesito: il Milan ha o non ha una formazione tipo? Parliamoci chiaramente, di fenomeni ce ne sono pochi (forse nessuno) ma questo comporta una presa di responsabilità del singolo giocatore che deve conquistarsi la fiducia del mister e, soprattutto, dei tifosi.

Spazio per le critiche al Milan ce n’è in abbondanza però dire che il club rossonero non ha rinforzato le proprie rotazioni – fattore Europa assente da non tralasciare – è falsità. Il tasso tecnico dei rossoneri è stato migliorato: la palla, ora, passa a Montella. Lui che aveva richiesto altri giocatori che, per il momento, non sono alla portata delle casse milaniste. Lui che ha ottenuto dei palleggiatori e centrocampisti tecnici (Sosa, Pasalic e Mati Fernandez hanno innalzato la qualità della mediana rossonera).  Se ne riparlerà, forse, da gennaio.

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