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MERCATO MILAN: tanti nomi ma quanti veri?
Negli ultimi mesi i tifosi del Milan hanno sentito molti, forse troppi nomi per il mercato. Il rinvio del closing non fa che alimentare scetticismo per la campagna di rafforzamento. Visto che il presidente Berlusconi aveva deciso di vendere per garantire al Milan un futuro glorioso come il suo passato. Dall’estate scorsa sono stati fatti nomi come Zaza, Pavoletti, Fabregas, Musacchio, Benatia e Pjaca etc. Nomi validissimi ma difficilmente raggiungibili quando la tua politica è vendere per poi comprare. In estate Galliani si è trovato a chiudere verbalmente affari come Pjaca per sentirsi rispondere che i fondi non c’erano. Anche il discorso Bentancur non andato a buon fine per una manciata di milioni e per la prelazione della Juventus. La cessione di Bacca era quasi certa, poi il ragazzo non ha accettato la destinazione.
Questo articolo non vuole essere una critica a chi si occupa di mercato. Ma solo fare una riflessione sul fatto che ancora non sappiamo quando verrà venduto il Milan. Secondo il comunicato Fininvest le data ultima era il 31 dicembre 2016. Adesso si parla di 28 febbraio 2017, con ulteriore penale da 80-100 milioni per la Sino Europe Sports. Ancora non si sanno i nomi degli investitori e il loro relativo budget. Quando sapremo tutte queste cose avremo l’organigramma completo del “Nuovo Milan”. Secondo me solo allora si potrà ipotizzare gli obiettivi della società di via Aldo Rossi.
Anche perché vendere per poi comprare è la politica del Milan di Berlusconi-Galliani. La campagna di rafforzamento invernale è la più difficile, perché i grandi giocatori raramente si spostano. Considerando l’ennesimo spostamento del closing non è semplice ipotizzare chi potrà comprare il Milan. Bisogna vedere il budget a disposizione per comprendere a pieno i reali obiettivi.