HANNO DETTO
Messias «Ibrahimovic il compagno più forte con cui ho giocato, per lo scudetto manca un passo»
Junior Messias è stato ospite degli Autogol su Twitch: da Ibrahimovic allo scudetto, le parole del brasiliano
Ospite sul canale Twitch degli Autogol, Junior Messias ha parlato di tanti temi, in particolare di Zlatan Ibrahimovic e della corsa scudetto:
«Quando ho ricevuto la chiamata del Milan è stata una sorpresa ma dal momento in cui ho saputo che esisteva la possibilità ho detto al mio agente di aspettare. Per me è stato il coronamento di una carriera partita dal basso. Non ho mai fatto grandi sogni, ho sempre pensato categoria per categoria, poi in Serie B ho capito che ci potevo stare a certi livelli».
SU IBRAHIMOVIC: «Ibrahimovic è il compagno di squadra più forte con cui ho giocato, la voglia che ha a 40 anni è impressionante. Il vetro rotto ieri? Era molto carico. Una volta in spogliatoio mi ha dato un calcio in faccia ma in generale mi apprezza perchè parlo poco e lavoro molto. Calciatore più forte contro cui ho giocato? Cristiano Ronaldo».
SULLO SCUDETTO: «Manca veramente poco, un solo passo. Rispetto alle emozioni provate col Crotone qui è tutto diverso: c’è la possibilità di entrare a far parte della storia del Milan, una delle più grandi squadre del mondo. Siamo pronti».
SUI COMPAGNI DI SQUADRA: «I più casinisti sono i 3 spagnoli (Castillejo, Theo Hernandez e Brahim Diaz). Chi ascolta la musica peggiore? Florenzi e il mister, ma non glielo dite altrimenti non mi fa più giocare (ride, ndr)».
SULLA CHAMPIONS: «La vince il Real Madrid. Chi tifo in Brasile? Il Cruzeiro, da piccolo il mio idolo era Ronaldo il Fenomeno».
SULLA PARTITA PIU EMOZIONANTE: «Ce ne sono un po’: per come abbiamo vinto con la Lazio e con la Fiorentina. Ti dico la verità, ieri quando ha segnato Theo mi sono emozionato. Ci manca davvero poco per vincere: sarebbe davvero un pezzo di storia in una squadra come il Milan, è una cosa unica».
SU MILAN-ATALANTA: «Ero concentrato e sono entrato abbastanza tranquillo ma con molta voglia. Quando siamo arrivati allo stadio, i tifosi ci hanno dato una grande carica».