HANNO DETTO
Messias racconta: «Che sogno il gol in Champions! Vi svelo questo retroscena su Ibra»
Messias ripercorre le sue origini: «Quando sono arrivato in Italia vendevo mattoni usati a 20 centesimi». Le parole dell’ex Milan
L’ex giocatore del Milan Messias si è raccontato a Repubblica analizzando il suo arrivo in Italia.
PAROLE – «Ero senza permesso di soggiorno e non potevo lavorare con gli altri. Prendevo i mattoni staccati dagli edifici in ristrutturazione e cercavo di renderli riutilizzabili. Mi davano 20 centesimi a mattone. Poi sono arrivati i documenti e sono diventato muratore a tutti gli effetti».
SUL GOL IN CHAMPIONS – «Al Metropolitano, uno stadio che è un gioiello. Se non vincevamo, eravamo fuori: entrai al 78’, segnai di testa a tre minuti dalla fine. Saltai due avversari e allargai verso Theo Hernandez che la diede in profondità per l’inserimento di Kessié e sul cross mi feci trovare al posto giusto. Ricorderò quel gol per tutta la vita e non lo dimenticheranno anche i milanisti. A fine gara piangevo: dall’Uisp al gol decisivo in Champions, un sogno!».
SU IBRA – «Mi è venuto ad abbracciare Ibrahimovic: “Non fare così, altrimenti piango anch’io”. Ma non diciamo che Ibra era commosso altrimenti mi uccide… Chi non lo conosce non può immaginare che personaggio straordinario sia. Grande umanità e incredibile simpatia».