2015

Mihajlovic: contiano o alter ego di Conte?

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Si sono spese caterve di elogi per mettere in risalto la dote principe di Mihajlovic, quella cattiveria agonistica che lo ha sempre contraddistinto, dai tempi del calcio giocato, a quelli recenti della panchina… fino all’anno scorso. Perchè alla guida del Milan non si riesce proprio a scorgere l’intransigenza di un sergente di ferro, ma piuttosto la consapevolezza, acquisita dal serbo dopo le prime gare, di non poter in alcun modo cambiare il destino di una squadra allo sbaraglio, che allo start di ogni stagione puntualmente finisce col prendere in eredità i problemi della precedente. E qui arriviamo al nocciolo del discorso. In linea teorica la scelta di Berlusconi sarebbe ricaduta sul tecnico ex Fiorentina, per tentare di smuovere le insicurezze di un gruppo che sotto la gestione Inzaghi, alla prima difficoltà andava in bambola completa. Eppure sotto quest’aspetto le cose sono rimaste esattamente come prima: una squadra che non ha mai la forza mentale di reagire quando passa in svantaggio, e viceversa quando trova la via del gol non riesce ad avere il nerbo adeguato per tenere lontani gli avversari, sintomo di carenza di personalità.

Ora qualcuno, che risponde al nome di Maurizio Zamparini – ma non ci sarebbe stato bisogno che lo dicesse espressamente il presidente del Palermo per capirlo – rivelò come la prima preferenza di Berlusconi quest’estate fosse Conte. Chiaramente impossibilitato però ad allenare squadre di club a meno di un’improbabile rescissione del contratto con la Figc, la scelta è successivamente ricaduta su Sinisa. Che il patron fosse sicuro di rivedere nell’ex ct della Serbia, la fotocopia caratteriale del Conte nazionale? Forse in cuor suo lo sperava, ma alla luce dei (tristi) fatti, si dovrà ricredere in fretta. Al di là del materiale tecnico a sua disposizione, il sergente non ha ancora saputo trasmettere al gruppo quel qualcosa in più a cui il presidente, ma non solo lui, si erano aggrappati per rivedere da subito un Milan diverso e vincente, dopo anni tremendi. Quindi più che di sergente, com’è altamente probabile, trattasi di esemplare di soldato da aggiungere alla collezione degli allenatori inghiottiti dall’involuzione tecnica e societaria del Diavolo.

 

 

 

 

 

 

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