2015

Mihajlovic: “Contro la Juve Niang sarà pronto”

Pubblicato

su

Intervenuto in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic ha così parlato della tattica che utilizzerà contro il prossimo avversario, la Juventus: “Impostare la partita sul contropiede? Dipende. Ogni gara ha storia a sè, possiamo fare bene sia pressando alto che giocando di rimessa, dipende da noi e dalla squadra avversaria. Non prepariamo le partite sempre nello stesso modo, proviamo sempre ad essere offensivi e giocare per vincere. Anche nel finale con l’Atalanta abbiamo messo 4 attaccanti e non ci siamo difesi, sapendo che addirittura potevamo perderla visto il gioco dell’Atalanta”.

Sugli infortunati: “Montolivo, Cerci e Bacca si sono allenati con la Nazionale. Mexes si è allenato poco, Niang e Poli hanno fatto tutti gli allenamenti e sono cresciuti di condizione”.

Sui risultati altalenanti: “Non siamo partiti come volevamo, in queste cinque gare però abbiamo fatto più di due punti di media a partita. Con questa media l’anno scorso andavi in Champions League. I presupposti per pensare positivo ci sono, vorremo arrivare tra le prime a giugno”.

Sui complimenti di Berlusconi a Reja: “Il presidente è il più titolato di tutti, vive il calcio da 30 anni, è un bel gesto, grande dimostrazione di fairplay, a me non da nessun fastidio. L’obiettivo è giocare bene e farlo venire anche nel nostro spogliatoio per farci fare i complimenti”.

Sugli obiettivi stagionali: “Il campionato è lungo, i posti sono solo tre, le squadre sono venti”.

Sull’utilizzo del 4-4-2 come modulo: “Con i giocatori che abbiamo possiamo farlo, con il ritorno di Niang. Per ora continuiamo con il 433 poi vediamo con i recuperi cosa si può fare”.

Sulla gara di domani: “Domani è una gara dove si possono capire tante cose sulla nostra crescita. Non è però una gara decisiva. I problemi che hanno saranno risolti da Allegri, lui è bravo”.

Su Diego Lopez: “Lo stimo molto, ha giocato tante gare in condizioni non perfette, questo lo paghi alla lunga perchè non ti alleni bene, alla fine è successo quello che sappiamo. Ora si sta curando poi vedremo a gennaio”.

Su Donnarummma: “Gianluigi si troverà davanti un mito come Buffon. Ha tutto da imparare da lui, Gigetto ha tutte le qualità per essere il degno erede di Buffon, per paragonarlo però bisogna aspettare almeno una decina d’anni. Mi auguro che farà la stessa carriera di Gigi, e lo stesso Buffon potrebbe essere contento di avere un erede come Donnarumma. Il ragazzo però ha carattere e personalità”.

Su quale sia il vero Milan: “Quello che vedete nelle ultime settimane, può essere quello contro la Lazio o anche con l’Atalanta. In 5 partite abbiamo fatto 11 punti, tutti noi volevamo vincere con l’Atalanta ma non è sempre possibile. Loro hanno fatto bene, potevamo anche perderla, invece abbiamo guadagnato un punto. Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Abbiamo giocato anche senza tre giocatori fondamentali”.

Sui fatti di Parigi: “E’ una cosa tremenda, siamo tutti scossi e vicini al popolo francese. E’ una guerra strana. Se la paragoniamo alla guerra che ho vissuto io, in quel caso nell’ex Jugoslavia sapevamo chi era il nemico, qui invece non sappiamo chi è il nemico. E’ una cosa difficile ma è l’obiettivo del terrorismo, farci vivere nella paura. Dobbiamo provare a svolgere una vita normale. Dobbiamo essere bravi a non farci travolgere dal terrore”.

Su Bacca: “E’ tornato giovedì mattina, ieri ha fatto solo un po di corsetta, oggi farà allenamento con noi. Vediamo come sta”.

Sulla possibilità di vedere contro la Juve Niang titolare: “Bisogna vedere la condizione dei giocatori, Niang è cresciuto molto, sta meglio rispetto a due settimane fa. Tranne Bertolacci e De Jong stanno tutti bene”.

Sull’importanza dei tre punti domani: “Ogni gara la prepariamo al massimo, indipendentemente dalla Juve. Abbiamo le qualità fisiche e mentali per potercela giocare. Non credo che questa partita determinerà scudetto o Champions. Al Milan c’è un’atmosfera strana. Quando vinciamo, possiamo vincere meglio, quando perdiamo o pareggiamo la gara successiva diventa decisiva. Abbiamo fatto 11 punti nelle ultime 5 gare. Sono rimaste altre sette gare fino al girone d’andata e possiamo tenere questa media punti, l’obiettivo è essere tra i primi a giugno. Il pari contro l’Atalanta non mi è sembrata una catastrofe. Prima di dare giudizi dobbiamo essere più equilibrati, aspetterei il girone d’andata per capire dove siamo. Per questo con la Juve non è una gara decisiva”.

Exit mobile version