2015
Mihajlovic: “Contro ogni squadra dovremo abituarci ad avere il ruolo di favoriti”
Prima dell’allenamento di rifinitura che il Milan sosterrà a San Siro in vista della sfida al Perugia, mister Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa nello stadio milanese:
“Domani comincia la nuova stagione e vincere è l’unica cosa che conta, lo diceva anche Boniperti, noi cercheremo di farlo partita per partita, per questo domani faccio giocare il miglior Milan possibile senza snobbare il Perugia, per noi non esistono avversari deboli o forti, esistono solo avversari da battere. Ai tifosi non prometto colpi di tacco ma impegno e voglia di vincere. Noi siamo il Milan ma contro ogni squadra noi dovremo abituarci ad avere il ruolo di favoriti e per questo bisogna entrare in campo con la mentalità giusta, dipende da noi. Con tutto il rispetto per il Perugia che ha un allenatore che mi piace ma anche domani dipende da noi”.
Siamo a buon punto, domani vediamo. Domani giocheranno Ely e Romagnoli come coppia centrale. Ogni partita è difficile e fa storia a sé ma con tutto il rispetto per il Perugia siamo più forti, siamo favoriti, dobbiamo entrare in campo e vincere. Menez è convocato anche per domani, spero domani di farlo giocare 20-30 minuti, è un po indietro di condizione ma è normale. Soriano lo conosco bene ma posso parlare solo dei miei giocatori. Con il presidente Berlusconi ci sentiamo e ci salutiamo, non ho paura di confrontarmi con lui ma nel rispetto dei ruoli. Dal 3 luglio siamo stati solo 5 giorni a Milano, lui è molto attento al suo Milan e ci siamo sentiti spesso per telefono. Il dottor Galliani mi è pure lui molto vicino”.
Il leader? Tutti devono esserlo, ci sono giocatori con più o meno carisma ma il Milan ha giocatori che sanno farsi sentire e anche l’allenatore deve essere un leader. Stiamo lavorando da un mese e mezzo, abbiamo cambiato tante cose, si è intravista un’idea, un’organizzazione, non possiamo poi confrontarci con squadre che lavorano insieme da tanto tempo con lo stesso allenatore. Siamo a buon punto. Di mercato parlo solo con la società. Siamo qui a San Siro perché ci sono sempre venuto da avversario del Milan e volevo essere subito padrone di casa. Siamo qui anche perché domani giochiamo qui e volevo vedere il campo”.