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Mihajlovic in conferenza: “Sono tranquillo, ecco il segreto per battere la Viola”

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Ecco le parole di Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Fiorentina:

“Domani incomincia il girone di ritorno e spero sarà un girone di rivincite e di scalate di posizione. Molto passa dalla partita di domani e andremmo a 6 punti dalla Fiorentina. Il campionato è ancora lungo. E’ importante per noi, penso che la squadra a dispetto di 6 mesi fa sia migliorata sotto tutti i punti di vista. Nonostante le critiche, la squadra può certamente migliorare, ma le prestazioni ci sono state”.

L’AVVERSARIO.

“Bisogna fare i complimenti a Sousa e alla società, hanno tanti giocatori bravi. Sarà una partita difficile, dovremo fare una grande fase difensiva e sfruttare le occasioni che avremo. E’ una partita alla pari rispetto all’andata, noi eravamo un cantiere aperto. Sicuramente Sousa è un ottimo allenatore e i risultati parlano per lui, in questo momento è stato più bravo di me. A dispetto di lui ora sono una mezza sega. Guardando le ultime partite meritavamo di più, ma il campionato è lungo”.

SEGRETO PER IL SUCCESSO.

“Se giochiamo come sappiamo abbiamo tutte le qualità per battere la Fiorentina. Sicuramente dovremo avere l’attenzione difensiva di una provinciale e sfruttare le occasioni avute”.

RAPPORTO CON IL PRESIDENTE.

“Il rapporto è sempre lo stesso, come le domande. Ripeto per la millesima volta, io con il Presidente mi sento almeno una volta a settimana. Con me è sempre affettuoso, gentile e rispettoso del mio ruolo. Anche Berlusconi usa la mia tattica del non farsi mandare la rassegna stampa se parlano male di lui. Ho le spalle larghe, ogni partita è l’ultima spiaggia. Ho visto talmente tante ultime spiagge che quest’anno andrò in vacanza in montagna. Ai miei ragazzi ho detto di tapparsi le orecchie e giocare. Spero riescano a farlo come faccio io. E’ sempre un gioco e siamo pagati bene”.

SQUADRA.

“Sta bene fisicamente, lo vediamo dai dati e da quello che si vede sul campo. Poi ci sta che qualche giocatore dia di meno rispetto a quella precedente. Tutti loro vogliono giocare bene e quando vanno in campo danno sempre il massimo. Fischiando non li si aiuta, danno sempre il massimo e l’impegno non è mai mancato”.

RABONA DI BACCA.

“Ha rischiato e ha avuto ragione lui. Ce l’ha nel sangue, forse era anche l’unico modo per segnare. Se segna sempre ogni volta che la fa, può farne anche tre a partita”.

L’ATTACCO.

“Per quanto riguarda Luiz Adriano è stata un’offerta vantaggiosa per il club e per il giocatore. E’ vero che siamo un po’ corti con gli attaccanti, ma lo siamo da inizio stagione. Cerchiamo di recuperare in fretta Balotelli, Boateng e Menez. Balotelli si è allenato tre giorni con noi, Boateng mi ha detto che più di 30 minuti non ce li ha nelle gambe. Sono sicuro che quando recupereremo tutti e tre gli attaccanti ci sono”.

SCELTE.

“Mi dispiace mandare in panchina o in tribuna giocatori che danno il massimo durante la settimana. 28 giocatori sono tanti per sole due competizioni. Bisogna avere una rosa di 25, doppioni per ogni ruolo, più due o tre”.

EL SHAARAWY.

 “Non parlo di giocatori che non alleno, come mia abitudine”.

FISCHI.

“Io quando giocavo nella Lazio mi fischiavano. Poi hanno incominciato ad applaudirmi. Mi dispiace naturalmente, ma mi caricano queste situazioni. Non perdo nè il sonno nè il sorriso, perchè ho la coscienza pulita e vado a testa alta”.

EFFETTI DELLE VOCI SUL CAMBIO D’ALLENATORE.

“Non ho mai avuto questi problemi, se si cambiava l’allenatore si cambiava subito. Non penso che sia facile per loro sentendo tutte queste voci, ma dovresti chiedere a loro”.

MEDIA PUNTI.

“Dobbiamo pensare di partita in partita, senza guardare la classifica. Abbiamo tutti gli scontri diretti in casa, a parte il Napoli, anche se il clima a San Siro non ci aiuta molto ultimamente. Facendo risultati utili consecutivi si risale, perciò vedremo”.

HONDA.

 “Domani non gioca (sorrride, ndr). Questo suo rendimento è merito suo e della squadra. E’ sempre il giocatore che si merita di giocare. Così come quando gioca è merito suo, se non gioca è demerito suo. Può risultare non simpatico a qualcuno, ma cerca di dare sempre il massimo ed è un giocatore affidabile. Non è un giocatore che ti fa grandi cose, ma quando ti dice una cosa lui lo fa e per un giocatore è importante”.

FORMAZIONE.

 “Tanto voi avete qualcuno dentro la società o tra i giocatori che vi dice sempre tutto e non la sbagliate mai (sorride, nrd)”.

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