2015
Mihajlovic punta il derby con il 4-3-1-2, ma c’è una soluzione migliore
Sinisa Mihajlovic non vede altra arma tattica alternativa da opporre a Mancini, al di fuori del 4-3-1-2. Un impianto di gioco utilizzato dal serbo in tutte le gare ufficiali fin qui disputate dai suoi, ma che a ragion veduta potrebbe essere accantonato proprio in occasione della stracittadina, per far spazio magari a un più funzionale 4-3-3. Il motivo è rintracciabile nel ridotto ventaglio di scelte di qualità impiegabili a centrocampo (vista e considerata pure la defezione scontata di Bertolacci) congiunto, di contro, a un’artiglieria rossonera abbondante e sulla carta anche pesante.
Il passaggio di modulo consentirebbe l’abbassamento di Bonaventura in mediana, con al fianco De Jong, e un altro interno, o con caratteristiche di impostazione (Montolivo), oppure di incursore (tutti i restanti in rosa). Nel tridente avanzato le soluzioni non mancano, tra Bacca, Adriano, Balotelli, Cerci e Honda. La variazione del tema tattico permetterebbe al Milan di creare la superiorità numerica nel reparto che oggettivamente dà, e ha dimostrato di dare maggiori garanzie, togliendo così un uomo e limitando rischi e danni in quello meno performante.