2015

Milan: alcuni ‘perchè’ di un nuovo anno zero

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Chi l’avrebbe mai detto che dodici mesi dopo il Milan si sarebbe trovato nello stesso oblìo del periodo Seedorf? Due stagioni di fila come le ultime due del Diavolo nell’era Berlusconi non si erano mai viste, ed è principalmente di natura economica la base del dissesto sportivo e societario del club. Ma se si fa una valutazione più attenta, si scopre che in realtà è il modo di impiegare le risorse che è sbagliato. Il Milan ha il terzo monte ingaggi più alto della Serie A, ma la squadra non è certo da terzo posto. La punta dell’iceberg è Philippe Mexes, che percepisce un ingaggio da 4 milioni netti, e che fino allo scorso ottobre assisteva alle gare dei suoi dalla tribuna o perfino da casa. Ecco come vengono usati, meglio, dove vengono buttati i soldi che entrano nell’erario rossonero dagli sponsor. Ovvio, senza dimenticare gli stipendi degli ex fuoriclasse che arrivano in prestito in cerca del rilancio, ma che il Milan a sua volta deve rilanciare lontano da Milanello (Riferimento non troppo velato a un certo Torres, che la società sta continuando a pagare profumatamente).

Ma non solo per i giocatori vengono malamente spesi i fondi: Clarence Seedorf è ancora sotto contratto, e questo gli consente di partecipare sorridente alle conferenze contro il razzismo. Ed è forse questa la spiegazione migliore anche del perchè Inzaghi siede sulla panchina del Milan: costa poco o nulla. E parlando di salari gettati, è quasi da barzelletta l’ingaggio del tattico Gianni Vio per le palle inattive in attacco: la Fiorentina lo congeda e comincia a segnare a valanga sulle palle inattive, il Milan lo assolda e arrivano due gol da calcio piazzato in 27 partite ufficiali. E allora meno male che sono arrivati gli arabi, e stavolta non sembra solo pubblicità…

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