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Milan, anche Cutrone molto nervoso: così non va. Gattuso promette un chiarimento

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Dopo Higuain anche Cutrone mostra il proprio lato più sensibile, il ragazzo risponde malamente alla sostituzione imposta da Gattuso

Dalla gara gara con il Toro Cutrone appare nervoso esattamente come Higuain, quest’ultimo sempre più lontano da quello sorridente di fine ottobre. Umori che si scambiano e si intrecciano soprattutto quando i goal non arrivano e si soffre anche per trovare le occasioni per andare a rete. La gara di Bologna è stata una sofferenza enorme oltre a quella già subita ad Atene e poco più indietro a Milano con il Toro, dove la rete mancata dal giovane attaccante nei minuti finali ha creato si un po’ di scompiglio a livello emotivo. Da qui la reazione scomposta alla sostituzione imposta dal tecnico rossonero al minuto 61 della gara di Bologna, secondo quanto riporta questa mattina La Gazzetta dello Sport, Gattuso non avrebbe (ovviamente) gradito la reazione del giocatore al cambio e nelle prossime ore avrà un confronto con lui, come ha annunciato anche nel post-partita di ieri: «Cutrone? Io e lui ci rivedremo a parlarne. Ci sta che chi viene sostituito la possa prendere male ma con Patrick faremo una bella chiacchierata occhi negli occhi. Il fatto di aver tolto Cutrone era legato alla volontà di dare più dribbling e larghezza alla manovra con Castillejo».

SCELTA DA NON GIUSTIFICARE- Occorre molto probabilmente tornare con i piedi per terra e lavorare su quelli che sono gli aspetti emotivi sull’approccio alle gare. Cutrone come sottolineato spesso da Gattuso vive questa esperienza in maniera molto forte, determinata e forse anche un po’ fuori controllo, data appunto la giovane età. Parliamo sempre di un ragazzo di vent’anni che necessita di un lungo percorso di esperienze che ne possano fare un punto fermo per la squadra rossonera. Campione? Lo diventerà sicuramente ma ora è solo uno degli undici giocatori di Gattuso, sostituibile e gestibile a seconda delle necessità di squadra. Che il tecnico rossonero lo tolga al minuto 61 è del tutto legittimo, una scelta che non necessita di giustificazione alcuna e che non dovrebbe assolutamente essere interpretata in questo modo, soprattutto ad inizio carriera. Sicuramente a menti fredde si chiarirà tutto.

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