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Milan-Arsenal, Gattuso: «La squadra domenica era molto scossa»

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Il Milan si appresta a vivere la partita più importante delle ultime 4 stagioni. Domani, alle ore 19:00, andrà in scena la sfida Milan-Arsenal

I rossoneri si stanno preparando al meglio per la sfida di domani. Milan-Arsenal è la partita più importante delle ultime quattro stagioni, la prima grande partita europea dell’era Yonghong Lì. Il Milan non vuole sfigurare, una eventuale vittoria contro l’Arsenal potrebbe dare ulteriori stimoli e esperienza a un gruppo che non ha mai giocato partite così importanti. In conferenza stampa si sono presentati Gattuso e Bonaventura, ecco le loro dichiarazioni:

BONAVENTURA – «E’ un campionato affascinante, diverso dal nostro. Da noi sono più sviluppati gli aspetti tattici, da loro prevale quello agonistico. Domani ci confronteremo, e vedremo chi è il migliore. E’ un ruolo che mi piace, l’ho fatto anche prima che arrivasse Gattuso quando giocavamo 4-3-3. Mi piace, sono coinvolto sia in fase offensiva che difensiva e sono molto contento. Dal punto di vista fisico è stato positivo, quando si giocano tante partite non giocarne una e allenarsi è rigenerante. Quando si gioca sempre lo stress della partita toglie energie. In questi giorni abbiamo lavorato duro ma ci permetterà di giocare bene contro l’Arsenal. Sicuramente è una partita che dal punto di vista delle motivazioni e della carica agonistica si prepara da sola. Vedremo lo stadio pieno e pensare di affrontare l’Arsenal ha alzato l’attenzione di tutti. Il Mister ci preparerà dal punto di vista del campo, dalle difficoltà che ci potrà creare l’avversario. Le ultime due partite sono state giocate contro squadre di livello, penso che anche di livello europeo. Sia Roma che Lazio giocano le coppe europee discretamente bene. C’è la consapevolezza che possiamo fare bene anche per la partita di domani. Faccio anche io le mie condoglianze alla famiglia, agil amici e ai suoi cari. Siamo ancora tutti scioccati da quello che è successo, faccio le condoglianze e ci mancherà a tutti perchè era un ragazzo benvoluto da tutti, sempre positivo e col sorriso. Cercheremo di andare avanti anche per lui»

GATTUSO – «Voglio dire due parole su Astori. Perdiamo un grandissimo uomo di un’umiltà incredibile. Io ero al Milan e lui nelle giovanili. Quando lo vedevo in palestra mi chiedeva sempre se poteva usarla. Alla terza volta gli ho detto che era casa sua e che non serviva chiedermelo. L’ultima volta l’ho incontrato il 30 dicembre a Firenze prima della partita e mi aveva detto che era orgoglioso e contento per me e la mia nuova avventura al Milan. Dev’essere un esempio per tantissimi giovani. E’ sempre stato rispettoso e con grande mentalità. Ci mancherà un grandissimo uomo, non lo dimenticheremo. La squadra domenica era molto scossa. La tristezza è rimasta, non c’era la solita musica nello spogliatoio. In allenamento, però, non è cambiato nulla. L’Arsenal è in difficoltà, ma ha grandissimi campioni e ha segnato 18 gol in Europa League. C’è grandissimo rispetto, noi dobbiamo fare una grande prestazione. Era da un po’ di anni che il Milan non giocava una partita in Europa con 70 mila persone. Tranne Bonucci e Biglia la nostra è una squadra con pochissima esperienza in Europa, perché siamo molto giovani. Abbiamo un’età media di 23-24 anni. Questo ci servirà per alzare l’asticella, anche in vista del futuro. Io ho vissuto da giocatore partite del genere, ora è tutto diverso. In confronto a Wenger io sono nella categoria Pulcini. Io ho iniziato da poco e lui è 30 anni che allena. La stiamo preparando, l’Arsenal è una squadra tecnica a cui non piace la transizione difensiva. Noi dobbiamo essere bravi a non subirli e a farli correre quando abbiamo la palla. Non dobbiamo sbagliare a livello mentale. Non dobbiamo spaventarci dei 70 mila e giocare con le grandissime qualità che abbiamo, sia tecniche che fisiche. E così possiamo metterli in grandissima difficoltà. Io devo trasferire la sensazione che io e il mio staff l’avevamo preparata in modo perfetto. Quando giocavo io con Ancelotti avevo questa sensazione in partita. Penso di dare le stesse sensazioni ai miei giocatori. Le chiacchiere le porta via il vento, in campo ci scendono loro e la preparazione tattica deve dargliela lo staff che li allena. La preoccupazione è come non far segnare l’Arsenal. Quando vado a letto sogno Ozil e Wenger, non quello che ho fatto da calciatore. Quello che ho fatto è passato, oggi è qualcosa di diverso e non si può paragonare. Cutrone non salva nulla da solo. E’ la squadra che fa lavoro sia in fase offensiva che difensiva. Ogni singolo giocatore si deve mettere a disposizione della squadra. Del singolo giocatore me ne può fregar di meno»

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