Editoriali
Milan-Atalanta 2-2, Gattuso non sa gestire il vantaggio
Il pareggio di questa sera tra Milan e Atalanta segna un problema ormai palese in casa rossonera: la gestione del vantaggio
Il pareggio di questa sera contro l’Atalanta sancisce, forse definitivamente, la più grande carenza evidenziata da Gennaro Gattuso nel corso della sua gestione al Milan almeno a partire dall’inizio di questa stagione: la gestione del vantaggio. Dopo la sconfitta all’esordio al San Paolo arrivata dopo un 2-0 in favore dei rossoneri infatti il Milan è riuscito a rintracciare i tre punti solo all’ultimo respiro contro la Roma grazie ad una rete arrivata da un risultato di pareggio. L’uno a uno di Cagliari è figlio di un cattivo approccio, oggi sistemato, ma si è poi concretizzato anche a causa dell’inefficacia del gioco sviluppato dalla squadra di Gattuso che nonostante il decisivo possesso palla non è riuscito a recarsi verso la porta di Cragno con reale pericolosità. Oggi contro l’Atalanta la storia si ripete, il Milan passato due volte in vantaggio non ha saputo gestire il risultato facendosi recuperare due volte dalla squadra di Gasperini dominata per gran parte della gara. Il vantaggio di Higuain, arrivato dopo appena 90 secondi dal calcio d’inizio, ha illuso i tifosi del Diavolo convinti di poter pregustare una seconda vittoria tra le mura amiche ma così non è stato.
Nonostante un secondo tempo arrembante con il Milan più volte vicino al raddoppio è stata l’Atalanta con l’ingresso di Zapata a trovare la via della rete. Un caso? Sarebbe potuto esserlo se la stessa cosa non si fosse replicate nei minuti finali quando il Milan, nuovamente in vantaggio grazie alla rete di Bonaventura, si è visto prima graziare dalla Dee Bendata travestita da Ricardo Rodriguez (salvataggio sulla linea) e poi ricoprire di acqua ghiacciata quando il VAR ha ammesso regolare la rete-beffa di Rigoni. Il pareggio di questa sera, misto ai precedenti delle gare disputate da inizio stagione, segna inequivocabilmente una difficoltà palese del Milan incapace di gestire una situazione favorevole senza soffrire. I cambi sbagliati (l’ingresso di Bakayoko e Castillejo sono diventato automatismi, non sempre corretti) e la stanchezza più mentale che fisica dimostrata da diversi e elementi come Biglia e Suso spingono Gattuso a dover correre ai ripari. Perché puoi avere tutti gli Higuain che vuoi ma alla fine per vincere serve principalmente non subire gol.