Editoriali
Milan Brescia, la panchina di ieri pesava. 75 milioni tra Piatek e Paquetá
Milan Brescia ha visto non solo i rossoneri imporsi per 1 a 0 sugli avversari ma anche Giampaolo lasciare in panchina Piatek e Paquetá: 75 mln
I tifosi del Milan ieri hanno visto la proprio squadra imporsi per 1 a 0 sul Brescia ma anche la presenza in panchina un po’ a sorpresa di Piatek e Paquetá. Scelta discutibile certamente ma anche comprensibile dal momento che noi non siamo sul campo di allenamento di Milanello tutti i giorni. Sicuramente però è balzato all’occhio come su quelle sedie ci fossero, escluso Leão e gli altri giocatori, circa 75 milioni euro. Cifra altissima e che ha permesso alla società meneghina la scorsa sessione di gennaio di acquistare due grandi calciatori, prospetti ed elementi che le hanno concesso la possibilità di lottare sino all’ultima giornata per un posto in Champions League.
Il pistolero fuori per scelta tecnica stando alle parole di Giampaolo
Se ci basiamo sulle parole di Giampaolo al termine di Milan Brescia notiamo come la decisione di lasciare fuori Piatek sia stata presa per una scelta tecnica: «Piatek è un grandissimo giocatore, ma se non gioca non finisce il mondo: magari l’ho visto meno brillante in settimana o un altro in condizione migliore». Secondo molti è parsa una decisione volta a spronare il polacco, visto molto opaco dall’inizio del precampionato ad oggi ma in merito a taluna possibilità, il tecnico ha voluto porre la parole fine alle insinuazioni: «Non volevo spronare nessuno, Piatek e André Silva hanno caratteristiche diverse, oggi pensavo fosse più utile André».
Paquetá deve essere meno brasiliano e più concreto
Sempre nel merito della stessa intervista Giampaolo ha voluto chiarire quali debbano essere i compiti e gli obiettivi di Paquetá per entrare completamente all’interno del suo progetto, ovvero: «Deve essere meno brasiliano e più concreto». Nemmeno per l’ex Flamengo la decisione di farlo iniziare dalla panchina è stata presa per spronare il centrocampista per il quale anzi il tecnico afferma: « E’ una risorsa in quel ruolo. A me piace che il trequartista sia un attaccante però può diventare un’ottima mezzala allo stesso tempo».