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Milan, consolati con Piatek: il polacco ringrazia Cutrone
Milan tra inferno e paradiso, il bicchiere mezzo pieno ce lo consegnano Piatek e Cutrone con una prova molto incoraggiante tra goal ed assist
Milan, poco da dire ormai se non le solite analisi che da un mese a questa parte si ripetono per cercare di trovare colpevoli e soluzioni. Prima del Derby si diceva che la squadra giocava male ma vinceva, oggi si dice che non gioca e non vince. Tanti, troppi gli errori, alcuni individuali, altri di gruppo ma il punto centrale della questione è che la squadra appare ferma sulle gambe, finita nelle forze e nelle energie mentali, non lontana da quella che la scorsa stagione affrontò gli ultimi due mesi di campionato. Il Milan l’anno scorso diede il meglio fino a Marzo, si diceva addirittura che se il 4 di Marzo si fosse giocato il Derby (poi rinviato per quanto accaduto ad Astori) non ci sarebbero state speranze per l’Inter. Quindi, ad oggi, cercare i singoli colpevoli di una situazione che coinvolge tutti diventa deleterio e di certo non aiuta ma sicuramente allontana dal vero fulcro del problema.
CAMBIO DI MODULO ED ESTERNI- Lo ha detto bene Gattuso, il cambio di modulo in un momento come questo conta fino ad un certo punto, anche se per onestà bisogna dire che il Milan ha fatto la partita quasi in toto contro l’Udinese, la quale si è abbassata molto, ripartendo in contropiede. Il problema è stato l’intensità della manovra, lenta e prevedibile, con poche idee e tecnicamente disastrosa se pensiamo ai terribili cross di Calabria (giusto per fare un esempio), nonostante l’enorme spazio concesso dai friulani da quella parte. Del resto un tentativo andava fatto, consideriamo anche che si è fatto male Paquetà quasi all’inizio e che tutto sommato le due punte insieme hanno giocato bene, con piatek capace di sfruttare al meglio l’unica occasione buona di tutta la gara, peraltro servita proprio da Cutrone.
UNO SPIRAGLIO DI LUCE- Ripartiamo da qui, dalle doppie punte, ovvero da Piatek e Cutrone, forse la parte più interessante di un modulo che interpretato con questa lentezza non porta certamente frutti e punti ma che idealmente può fare meglio rispetto al solito 4-3-3 con i due esterni. Cutrone serve l’assist e Piatek ringrazia, accade sui social, come a dire “noi il nostro dovere lo abbiamo fatto anche in un momento difficile”. Ora arriverà la parte peggiore, Juventus sabato a Torino e poi Lazio (due volte), gare decisive per conoscere il destino del Milan e di Gennaro Gattuso.