Editoriali
Milan: Conti è un patrimonio, ma ora deve giocare Calabria
La partita di ieri sera ha messo in evidenza tutte le lacune difensive di Andrea Conti, che ancora non è pronto. Per ora è meglio Calabria
La questione Andrea Conti è particolarmente cara a tutti i tifosi rossoneri: il giocatore, arrivato durante il mercato estivo della passata stagione, è stato accolto al Milan come un grandissimo colpo. In effetti la stagione all’Atalanta aveva deliziato gli occhi di tutti gli spettatori, addetti ai lavori e non, e su di lui le aspettative erano rosee. A rovinare tutto però ci ha pensato la fortuna, che si è bruscamente inserita nel percorso del giovane terzino costringendolo ad uno stop, con due terribili infortuni, di oltre un anno.
TORNATO A DISPOSIZIONE – Conti oggi è tornato a completa disposizione e già da qualche mese è rientrato nelle rotazioni di mister Gattuso, che più volte in conferenza ha ammesso l’importanza del numero 12 rossonero. I tifosi rossoneri hanno apprezzati sprazzi di un grande talento (vedi gli assist a Cutrone e Borini contro Sampdoria e Genoa). Numerose inoltre sono state le critiche da parte di questi ultimi, indirizzate verso il tecnico del Diavolo. Il motivo? Conti deve essere sempre titolare al posto di Calabria. Per quanto possa essere immediato e scontato supportare questa tesi, vorremmo farvi brevemente ragionare su quanto essa sia effettivamente veritiera e soprattutto conveniente.
CONTI, ANCORA NON CI SIAMO – Ieri sera infatti, nel match contro il Chievo vinto per 2-1 con grande sofferenza, Conti è stato schierato dal primo minuto sulla fascia destra. La prestazione dell’ex Atalanta è stata però tutt’altro che positiva: una prestazione atletica non ottimale, sbavature tattiche di troppo e una grave disattenzione difensiva, costata il pareggio di Hetemaj, sono il limpido manifesto di una condizione generale ancora insufficiente (comprensibile visti i due pesanti infortuni da cui proviene). In un Milan che ha trovato il proprio equilibrio in una quasi perfetta fase difensiva, con chiusure e raddoppi straordinariamente efficaci e una sincronia tra i reparti, in fase di copertura, veramente invidiabile, ci chiediamo se sia opportuno rischiare di compromettere tutto ciò inserendo giocatori che ancora non sono in grado di garantire questa perfezione.
DEVE GIOCARE CALABRIA – Calabria in questo senso rappresenta una certezza, un’assicurazione. Non avrà la stessa spinta di Conti, sarà sicuramente meno bello da vedere e probabilmente non riuscirà mai a regalare la stessa spinta offensiva del compagno di reparto, ma ad oggi il numero 2 rossonero fornisce la cosa più importante per Gattuso: affidabilità. Ed è proprio con la disciplina e con l’affidabilità che il tecnico calabrese sta scalando la classifica e tentando di assicurarsi la qualificazione in Champions. Non sarà esaltante, ci sono tanti difetti nel gioco e spesso e volentieri la squadra non è bella da vedere. Fino ad ora però i risultati parlano la stessa lingua di Gattuso e di conseguenza delle sue scelte tattiche. Per Conti c’è tutto il tempo di conquistare questa maglia, ma adesso, fino al termine della stagione, il Milan ha bisogno di Calabria.