Milan, da Suso ad André Silva: senza cessioni la rosa sarà incompleta
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Milan, da Suso ad André Silva: senza cessioni la rosa sarà incompleta

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Il mercato del Milan è bloccato: senza cessioni importanti infatti i rossoneri sono impossibilitati ad intervenire in entrata

Che il mercato del Milan quest’estate si preannunciasse complicato era chiaro fin da subito, dalla sentenza Uefa e dalla conseguente squalifica del Diavolo dalle coppe europee. A dir la verità, le prime settimane di calciomercato sono andate ben oltre le aspettative iniziali: grande fermento ha coinvolto le azioni dei dirigenti rossoneri, che sono riusciti a portare a Milanello innesti importanti come Theo Hernandez, Krunic, Bennacer, Rafael Leao e Leo Duarte. Non male, già, ma non è ancora sufficiente.

UNA ROSA ANCORA INCOMPLETA – A questa squadra servono ancora almeno 2 innesti, uno su tutti un altro attaccante. Per procedere nel regalare a Giampaolo una squadra più funzionale possibile alle sue filosofie di gioco, bisogna necessariamente passare per le cessioni. Chirurgiche e convenienti. Ma il Milan a vendere, si sa, fa tanta, tantissima fatica. Ad oggi l’unica cessione degna di nota è stata quella di Patrick Cutrone al Wolverhampton, anche e soprattutto grazie al provvidenziale aiuto di Jorge Mendes. Per il resto il buio più totale.

CODE A TRATTI SULLA CORSIA MANCINA – Gli esuberi in casa Milan non mancano. Basti pensare, come esempio, alla fascia mancina della difesa: con l’arrivo di Theo adesso il Diavolo conta addirittura 4 terzini sinistri. Uno sproposito, se aggiungiamo il fatto che l’unica preoccupazione dei rossoneri il prossimo anno sarà il campionato. Ecco allora che almeno uno tra Strinic, Rodriguez e Laxalt ha l’obbligo di uscire. Notizia di ieri sono i contatti con il Parma (e la Spal che insegue) per l’esterno ex Genoa. Voci, che per ora non portano a nulla di concreto.

IL NODO TATTICO DI SUSO – Ma i nodi più ingarbugliati il Milan li ha più avanti. Uno su tutti è Suso: lo spagnolo negli schemi di Giampaolo, nonostante le difese a spada tratta del tecnico, non ha e non avrà una collocazione idonea. Il trequartista infatti non è il ruolo del numero 8 rossonero e trattenerlo anche la prossima stagione potrebbe essere un rischio non da poco. D’altra parte però i rossoneri non sono ancora riusciti a trovare una sistemazione al giocatore, nonostante sia palese che alla prima, dignitosa, offerta gli esponenti di via Aldo Rossi non ci penseranno troppo prima di accettare. Togliamo poi da questa lista Kessie, perché cederlo vorrebbe dire intervenire obbligatoriamente sul mercato per comprare un sostituto: a pari cifre e della stessa qualità, onestamente, non è così facile trovarne.

LA ZAVORRA – Concludiamo con un altro problema gigantesco: André Silva. Il portoghese, sempre grazie a Mendes, stava per passare al Monaco, regalando al Milan ossigeno puro e anche 30, provvidenziali, milioni di euro. L’affare però è saltato e adesso il numero 9 rossonero è un vero è proprio caso di mercato. Né Giampaolo né la dirigenza credono in lui. Pensarlo come spalla di Piatek nel 4-3-1-2 è pura utopia, quasi quanto trovare un’altra squadra disposta ad offrire una cifra simile a quella dei monegaschi. Il tempo passa e il rischio aumenta sempre di più.

Davanti Maldini & co hanno concordato che Angel Correa è il nome giusto per affiancare il bomber polacco la prossima stagione, ma fino a che nessuno di questi nomi elencati lascerà il Milan per una cifra importante, sarà impossibile per i rossoneri regalare al proprio allenatore una rosa completa.

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