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Milan, i numeri che preoccupano: l’attacco non incide

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Una delle cause del flop rossonero è rappresentato dalla scarsa prolificità in zona gol degli attaccanti rossoneri: il dato

Sono lontani i tempi delle goleade del Milan nei preliminari di Europa League che avevano ingolosito i palati raffinati dei tifosi. In campionato, dopo le prime uscite positive, il trend si è pericolosamente invertito salvo poi implodere verso un’astinenza a tratti surreale.

IL DATO – Secondo quanto riportato da Opta, il Milan è tutt’ora la squadra che conclude più in porta: da inizio campionato ad oggi sono 317 i tiri effettuati dai rossoneri che, in ordine, superano Napoli, Inter, Roma, Fiorentina e Juventus. Il dato che preoccupa, però, è la conversione in quanto per far gol (solo 23 centri in campionato), il Milan ha ‘bisogno’ di 13 tiri. Numeri che preoccupano e che rappresentano la somma dei risultati individuali:

Suso 43 tiri, 5 gol -> 8,6 tiri per un gol
Kessié 35 tiri, 2 gol -> 17,5 tiri per un gol
Kalinic 27 tiri, 4 gol -> 6,75 tiri per un gol
Borini 23 tiri, 0 gol
Calhanoglu 19 tiri, 1 gol -> 19 tiri per un gol
Bonaventura 17 tiri, 3 gol -> 5,6 tiri per un gol

Cutrone 11 tiri, 2 gol -> 5,5 tiri per un gol
Romagnoli 3 tiri, 2 gol -> 1,5 tiri per un gol

Ciò che emerge dalle statistiche è lampante. La percentuale di realizzazione, vuoi per azioni ‘sporche’ costruite e/o mancata di killer instinct alla Inzaghi, è a tratti disarmante. Per invertire la rotta serve fare gol, anche perché i numeri non mentono: il gioco di Montella prima e Gattuso ora non è entusiasmante ma le occasioni da gol non mancano, il problema è concretizzarle. L’undicesimo posto nella casella ‘gol realizzati’ non è casuale.

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