2015

‘Milan di Mihajlovic’: manca ancora il fattore identità

Pubblicato

su

Tre step ufficiali, e resta difficile connotare la creatura di Mihajlovic, ancora ingenua almeno quanto quella di Inzaghi, vedi il gol del pari immediato di Saponara dopo la prima perla di Carlos Bacca. Il colombiano è forse l’unico rinforzo su cui già oggi è ammesso esporsi in giudizi positivi. L’abnegazione con cui si è speso ieri nel venire incontro all’azione dei centrocampisti è lodevole, specie se si valuta che si tratta pur sempre di una prima punta. Buono anche il supporto fornito da Luiz Adriano, nella doppia veste, di rifinitore, per il primo vantaggio firmato dal collega di reparto, e perfetto finalizzatore sul corner di Bonaventura. E qui ci sarebbe da aprire una parentesi su ruolo indispensabile dell’ex orobico in un range di scelte a centrocampo così limitato come quello rossonero, per quanto riguarda la qualità. Se manca lui, si nota eccome.

Anche perchè, su Suso varrebbe davvero la pena prendere in esame eventuali proposte economiche, visto che si sta mostrando sempre più inadatto al calcio italiano. In ogni caso, il problema più grosso del centrocampo rimane l’enorme fatica ad arginare le ripartenze avversarie, con il solo De Jong ad avere caratteristiche di contenimento. Un piglio diverso dall’anno scorso sembra averlo assunto la difesa, dai centrali – bene la coppia Zapata-Romagnoli – agli esterni, con Antonelli e finalmente anche De Sciglio intraprendenti in fase avanzata, ma concentrati pure nelle chiusure difensive. Il tempo e il campo diranno qualcosa in più su questo Milan. Oggi si può dire che c’è tanto da lavorare e da cambiare.

Exit mobile version