Calciomercato
Milan, la strategia di mercato in caso di problemi finanziari
Mirabelli e Fassone avrebbero già stilato il piano B di mercato in caso di ristrettezze economiche della società
Il 7 giugno la Uefa potrebbe convocare i dirigenti del Milan per discutere della situazione finanziaria del club e delle possibili sanzioni. Nei prossimi giorni Yonghong Li dovrà dare una risposta concreta ai detrattori versando 10 milioni per l’aumento di capitale: in caso contrario sarebbe pronto a subentrare fin da giugno il fondo Elliott. Proprio a causa di questa incertezza societaria il duo Fassone-Mirabelli, con il supporto di Gennaro Gattuso, ha pianificato una strategia di riserva per rinforzare la rosa che prevede un esborso minimo.
PIANO B – Anzichè un Top Player in attacco potrebbe arrivare un profilo internazionale di secondo piano. Il primo nome è Timo Werner, attaccante del Lipsia che verrebbe finanziato con le cessioni di André Silva e Carlos Bacca. In alternativa si valuta anche Bas Dost dello Sporting Lisbona. A centrocampo Milan Badelj (a parametro zero e ai saluti con la Fiorentina) andrebbe a ricoprire il ruolo di vice-Biglia con la cessione di Riccardo Montolivo e Manuel Locatelli.
Nessun obiettivo in difesa in caso di vacche magre, con Andrea Conti come primo rinforzo della prossima stagione. Eventuali altre operazioni a centrocampo o attacco (Higuain? Belotti? Reus?) verrebbero fatte solo ed esclusivamente in seguito alla cessione di uno tra Suso e Donnarumma. Questo è il piano B, un piano che i tifosi rossoneri sperano di non vedere nel prossimo calciomercato.