Milan, dopo l’esperimento cerca goal di domenica sera, Gattuso rimette ordine, tornando alla difesa a 4 ma con una novità importante in fase d’attacco
La gara pareggiata con il Sassuolo ha portato un punto e paradossalmente tante certezze: si rimane con il 4-3-3. Esperimento fallito dunque, come ammesso da Gattuso, il quale non ha esitato a provare la retroguardia a tre per aggiungere un attaccante in più, in modo da pressare ulteriormente l’avversario nella propria area di rigore. Ci vuole coraggio, lui lo ha avuto ma ci vuole anche grande intelligenza per ammettere di aver sbagliato e quindi di tornare sui proprio passi. Un applauso dunque al tecnico rossonero che ora torna alle basi, ovvero al 4-3-3 con una novità importante, ovvero l’inserimento di Kalinic dal primo minuto, forte di quel goal che gli ha ridato fiducia quando tutto ormai sembrava perso. Certo se dovesse palesarsi l’ipotesi di un 4-4-2 a partita in corso, si farebbe di necessità virtù ma d’ora in avanti la base di partenza prevede soltanto una punta centrale e due esterni. Del resto, come già detto, lo stesso Gattuso aveva ammesso i suoi errori: “Ho fatto un po’ di casini con questa disposizione, ho reso la vita più facile al Sassuolo. Poi con Kessié e Rodriguez che sono diventati terzini le cose si sono parzialmente sistemate”. Piccola bocciatura quindi sia per Cutrone che André Silva, i quali avevano sorpassato Kalinic nelle gerarchie di Gattuso, salvo poi tornare nuovamente indietro come avvenuto ad inizio stagione.
Sembra quasi una gara quella tra le tre punte centrali, pronte a sorpassarsi ad ogni curva, proprio come se in fondo ci fosse una vittoria, un trofeo personale da raggiungere. In realtà il rapporto tra di loro sembra essere molto buono e collaborativo, chiaro è che bisogna trovare una soluzione per la prossima stagione: il Milan ha il decimo attacco del campionato, inoltre è giusto trovare una punta centrale fissa, un bomber, un riferimento che garantisca il maggior numero di gare per tutta la stagione. Esempi ce ne sono tanti, se guardiamo l’attacco di Juventus, Napoli, Roma, Inter e Lazio ognuna di queste ha una punta centrale inamovibile e a parte la Roma (anch’ella quest’anno con grandi problemi d’attacco) hanno tutte numeri realizzativi in media stagionale.
