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Milan femminile: ecco le pagelle della prima parte di stagione

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Milan femminile: difesa eccellente, Giacinti top, Boquete dona esperienza e qualità, da rivedere Grimshaw e Rask

GANZ 8: miglior difesa della Serie A, 27 punti su 30 disponibili conquistati, (33 su 36 se contiamo anche la Coppa Italia), secondo posto più che consolidato, a tre lunghezze dalla Juventus capolista e a +5 dal Sassuolo, terzo. Meglio di così non si poteva chiedere per il momento.

AGARD 7,5: un muro difensivo, esperienza e molto altro. Imprescindibile per Ganz, è il leader della difesa rossonera. Un gol per il momento su punizione contro il San Marino alla seconda giornata di campionato.

GIACINTI 7,5: inizio opaco, ma contro l’Empoli si risveglia e torna segnare un gol a partita, media da puro attaccante. Le premesse sono molte. L’ex Brescia può puntare al titolo di capocannoniere della Serie A. Rispetto allo scorso anno (spesso spalle alla porta) è più libera e vede lo specchio, aiutata anche dalla qualità della propria squadra. Il cuore e la grinta fanno il resto.

KORENCIOVA 7: solo quattro reti subite in dodici sfide tra Serie A e Coppa Italia, un rigore parato nel derby contro l’Inter. Saracinesca.

BERGAMASCHI 7: meglio dire «Bergamassist» – sono già più di venti gli assist alle proprie compagne dal 2018 ad ora, la sua velocità è impressionante, difficile da rimontare, manca al gol ma poco conta. Il suo apporto alla squadra è straordinario.

JANE 7: regia e tanto sacrificio in fase di interdizione, scioltezza nella manovra e tanta sicurezza nei propri mezzi, un tutto fare in mezzo al campo.

TUCCERI 7: giocatrice di una operosità incredibile. Come Bergamaschi, anche la numero 27 rossonera ha sfornato diversi assist (11 per la precisione). A differenza della sua compagna è anche goleador: sei gol tra campionato e Coppa su 52 presenze.

FUSETTI 7: cresciuta molto da tre anni a questa parte. Abile non solo nell’impostazione ma anche a chiudere in fase di recupero. L’esperienza e leadership di Agard aiutano a fare il resto.

BOQUETE 7: Quattro partite per definirla la miglior giocatrice in Serie A, le manca il gol ma il suo apporto tecnico e tattico è mostruoso.

SPINELLI 6,5: dopo un periodo di ambientamento, l’ex Reims è cresciuta soprattutto sul piano mentale e fisico, sfruttando una stazza imponente. Non a caso è una delle giocatrici più alte della massima competizione italiana ed era capitano lo scorso anno. Grinta e cattiveria, quello che chiede Ganz. Poche partite per capire che non solo può difendere con ordine ma può anche infliggere dolori alle avversarie: tre gol in cinque match con Cesena, Fiorentina e Sassuolo.

BABB 6,5: una sola gara giocata ma basta e avanza per capire che le sue qualità sono ben note. Elisabet Spina e il proprio staff hanno lavorato molto bene.

DOWIE 6,5: pochi capiscono il lavoro sporco in fase offensiva dell’attaccante inglese, cinque gol stagionali non sono molti ma le qualità tattiche sono perfette. Ganz sa come utilizzarla e non a caso Giacinti ha trovato la via delle rete più frequentemente in questa stagione.

MORLEO e NANO 6,5: futuro promettente per entrambe, qualche scampolo di gioco tra campionato e Coppa Italia, ma il futuro è certamente scritto.

MAURI, VITALE, SALVATORI RINALDI, RIZZA 6: quando entrano in campo, lo fanno sempre con professionalità e cattiveria. Incidono nel momento giusto del match, recuperando molto in fase di interdizione. La concorrenza per una maglia da titolare è folta quest’anno.

LONGO 6: segna subito dopo pochi minuti, poi sopraggiunge la sfortuna, che tra infortunio e coronavirus la costringono a saltare diversi match di campionato. Ora, dovrebbe essere decisamente più in forma e per la ripresa del campionato, potremmo rivederla tra le convocate.

GRIMSHAW 5,5: gioca con costanza ma il suo apporto alcune volte è poco lucido. Un’altalena di buone e non sufficienti prestazioni. Si trova a tratti fuori posizione, le urla di Ganz si sentono troppe volte in ogni gara. Se manca qualcosa per lo scudetto, forse è proprio in quel settore di campo. Le serve più coraggio e aggressività.

RASK 5,5: arrivata come una certezza per il reparto di centrocampo, al termine di questa prima parte, però, non arriva alla sufficienza, decisive le performance poco brillanti con Inter e Napoli. Da lì perde la titolarità, anche condizionata da qualche problema fisico.

KULIS, SIMIC SV: prova incoraggiante in Coppa Italia, ma per il momento hanno trovato poco spazio in Serie A

TAMBORINI, PIAZZA SV

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