Milan Women
Milan femminile: perché credere nel secondo posto, il punto
Il Milan femminile inizia il girone di ritorno di Serie A senza Giacinti e Boquete ma con piena consapevolezza dei propri mezzi…
Il Milan femminile inizia il girone di ritorno di Serie A con più consapevolezza nei propri mezzi dopo le ottime prestazioni in Supercoppa contro Roma e Juventus. Una squadra che sul piano qualità ha perso molto dopo gli addii eccellenti di Veronica Boquete e Valentina Giacinti giunte a Firenze in forza al team di Patrizia Panico oltre a Korenciova ma che dai limiti ha alzato l’asticella morale e ora è pronta a dire la sua anche in campionato.
Il cambio modulo, 3-4-3, effettuato da Maurizio Ganz ha infine agevolato il tutto con Thomas finalmente libera di spaziare tra le praterie avversarie nel suo ruolo veritiero: esterno d’attacco, con Bergamaschi più decisa a spingere in profondità e con una Christy Grimshaw decisamente più fluida in fase di transizione.
La chiave della vittoria contro la Roma per esempio è stata paradossalmente la responsabilità: prima le giocatrici dipendevano dai gol, grinta e piedi di Valentina Giacinti, che toglieva pressione al resto della squadra. Ora tutte sono consapevoli che per alzare l’asticella serve assolutamente appunto un po’ di responsabilità in più, sicurezza nei propri mezzi, umiltà e cattiveria agonistica, quest’ultima venuta un po’ a mancare nelle ultime gare di Serie A, nel derby con l’Inter soprattutto.
Oggi il Diavolo torna a sfidare dunque l’Hellas Verona dopo averla battuta 0-3 in Coppa Italia, che è valso al team di Ganz la qualificazione ai quarti di finale. I precedenti sorridono totalmente alle rossonere: 6 successi e 1 pareggio. A Verona il Diavolo ha sempre raggiunto il successo con un solo gol nelle ultime tre stagioni. (0-1).
Capitolo mercato: gli arrivi di Guagni e Piemonte non bastano per tutelare una squadra che lotta su due fronti. Sono assolutamente necessari due rinforzi, uno di questi a centrocampo. Insomma il Milan vuole ricostruire la propria identità: per farlo servirà l’apporto di tutti, tifosi compresi. La qualificazione alla prossima Champions League è distante solo 3 punti e se la grinta e cuore sono quelli di Latina e Frosinone tutto è ancora possibile.