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Milan fuori dall’Europa League? Niente rinuncia, ecco cosa accadrà
Milan fuori dall’Europa League? Niente rinuncia ma normale sentenza: l’idea è di anticipare la pena a questa stagione per il triennio ’15-’18
In questi giorni si sono susseguite una serie di notizie talvolta anche discordanti riguardo al futuro del Milan in Europa League. I rapporti tra il club rossonero e UEFA restano complicati per via del fair play finanziario ma stando alle dinamiche interne alla società di via Aldo Rossi sembra che un finale possa arrivare in tempi brevi. I legali del Milan infatti sono da ieri a Nyon, da tempo si parla di una sorta di accordo tra il Milan e il Club financial control body, organo indipendente dall’Uefa che si occupa delle violazioni del fair play finanziario, con l’obiettivo per il Milan di ottenere un anno di tempo in più per raggiungere il pareggio di bilancio, fissato dalla Camera giudicante al 2021. In questo caso saltare l’Europa League sarebbe considerata una pena sopportabile dai rossoneri, che potrebbero sottrarsi alla «somma di sanzioni» cui sono sottoposti ora, triennio dopo triennio, in assenza di settlement agreement ma la possibilità di un accordo è stata smentita categoricamente dalla Uefa che, come il Milan, attende con impazienza la sentenza del Tas.
I rossoneri infatti hanno appellato davanti al Tas la sanzione per il triennio 2014-2017, in base alla quale deve pagare una multa di 12 milioni e, appunto, raggiungere il pareggio di bilancio nel 2021 pena l’esclusione dalle Coppe. Dal canto suo la Camera giudicante della UEFA ha deciso di sospendere il giudizio sul ‘15-‘18 aspettando il Tas. E qui nasce il primo fondamentale bivio: o il Milan rinuncia al ricorso al Tas per il triennio non ancora sanzionato oppure le due parti potrebbero provare a convenire in una posizione condivisa (consent award) spostando la scadenza al 2022 che il Tas si limiterebbe soltanto a ratificare.
Secondo quanto scritto da il Corriere della Sera, gli strumenti giuridici scelti potrebbero essere altri: la sentenza che impone il pareggio nel 2021, pena l’esclusione dalle Coppe, con il ritiro del ricorso al Tas, potrebbe diventare esecutiva già in questa stagione dato che il Milan è recidivo e ha commesso violazioni anche nel 2015-2018. In sostanza si arriverebbe ad un’anticipazione della pena (subito fuori dall’Europa League) e ritorno nei paletti normali del fair play finanziario.