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Milan, Gattuso: «Subiamo ancora l’avversario, Suso può diventare come Insigne con Higuain»

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E’ finalmente arrivata una vittoria, decisiva per le sorti del Milan. I rossoneri hanno abbattuto il Sassuolo 4-1; Gattuso a fine partita ha analizzato la gara e i punti deboli della squadra

Dopo tre pareggi consecutivi arriva finalmente una vittoria: il Milan batte 4-1 il Sassuolo e da una svolta ad una situazione che stava diventando sempre più preoccupante. Nel post-partita Gattuso ha commentato il match e la condizione della squadra ai microfoni di Sky Sport:

SU ANDRE’ SILVA – «Non ha voluto rimanere, c’era Higuain, Cutrone. Quando vuole andare via non si riesce a convincere un giocatore. Abbiamo fatto di tutto per farlo rimanere, ha fatto una scelta. Non avevo dubbi che è un buon attaccante, nessuno l’ha mandato via, ha voluto andare via lui»

SUL MOMENTO – «Questa squadra ha sempre giocato un buon calcio in queste partite, abbiamo degli alti e bassi, abbiamo dato poca continuità alle prestazioni. Ad Empoli poteva finire come oggi. Se vogliamo diventare una squadra importante e dare continuità al nostro gioco non dobbiamo subire l’avversario che esce. Dobbiamo fare molto meglio la fase difensiva, è un po’ il punto debole, non è solo colpa dei difensori. A volte i centrocampisti si abbassano troppo. Tante volte la linea di difesa poteva salire un po’ di più, non facendo solo schermo ma far pressione con più veemenza. E’ un percorso che sappiamo di dover migliorare, abbiamo pochissimo tempo ma non è tutto da buttare. Questa squadra ha tante cose buone, crede fortemente in quello che stiamo provando»

SULLA VITTORIA CHE SERVIVA – «Non basta una vittoria, quando si indossa la maglia del Milan e si allena una società così gloriosa la pressione c’è. Dobbiamo essere bravi a lavorare, non era tutto da buttare. Le prestazioni alla gente non interessano, ma la squadra è viva, ascolta, sinceramente è da un po’ di tempo che non leggo più. Il responsabile sono io, l’importante è dare il tempo a questi ragazzi di crescere»

SU SUSO – «Per completare la sua crescita deve conoscere meglio Higuain, deve sterzare meno con il Pipita, se ci riuscisse potrebbe essere come Insigne quando erano compagni al Napoli. Può fare tanti gol ma farne fare tanti a Higuain»

SUL CAMBIO DI MENTALITA’ NECESSARIO – «Vuol dire che quando passi in vantaggio non giochi più di fioretto, a volte butti qualche palloni fuori dallo stadio, fai credere di essere in sofferenza e cercare altri gol. Ci manca questo. La squadra gioca bene, sa quello che vuole, ma quando inizia a perdere le sicurezze, andando sulle seconde palle, diventa vulnerabile e certe volte subisce gli avversari»

SUL CENTRAVANTI – «Speriamo di recuperare qualcuno, ma già il fatto di avere Cutrone che zoppica meno è importante. Giovedì giochiamo, col Chievo non è mai facile, poi ci sarà la sosta, spero di chiudere al meglio queste due partite».

 

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