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Verso Milan-Genoa, due ex pronti a fare lo sgarbo a Montella

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Bertolacci e Lapadula, due ex dal dente avvelenato tra le file del Genoa che domenica a San Siro affronteranno il Milan

Tre giorni al match cruciale per il futuro di Vincenzo Montella (leggi qui), Milan-Genoa. I rossoneri, a secco di vittorie da quattro partite, affronteranno domenica a San Siro un Genoa uscito recentemente vittorioso nello scontro salvezza con il Cagliari ma ancora fermo a 5 punti in classifica. Tra le fila del grifone tuttavia ci sono due elementi che hanno rappresentato, con alterne fortune, il recente passato milanista: Andrea Bertolacci e Gianluca Lapadula.

BERTOLACCI – Un’esperienza quella di Bertolacci al Milan durata due stagioni ma mai decollata, complice una lunga serie di infortuni, così come la sua valutazione che dai 20 milioni spesi da Berlusconi per prelevarlo dalla Roma nel 2015 è decresciuta fino a toccare gli appena 10 attuali. Al Milan Bertolacci ha avuto tre diversi allenatori, due per lungo periodo, ovvero Mihajlovic e Vincenzo Montella: con il tecnico serbo Bertolacci ha collezionato 26 presenze realizzando una rete e un assist mentre sotto la guida dell’aeroplanino le presenze in campo per il centrocampista italiano sono scese a 18. Nonostante un totale di 44 presenze in maglia rossonera Bertolacci ha recentemente criticato la gestione che è stata fatta di lui al Milan (leggi qui) tanto da parlare apertamente di «Allenamenti scedenti» indetti da Montella. Sicuramente per lui la sfida contro il Milan rappresenterà un’occasione ghiotta di vendetta.

LAPADULA – Di diverso accostamento alla gara sarà sicuramente Gianluca Lapadula, la passata stagione giocata in rossonero dall’ex Pescara ha rappresentato un enorme salto di qualità permettendogli di collezionare 29 presenze e totalizzare un bottino di tutto rispetto per un esordiente nel massimo campionato: 8 gol e 4 assist. Tuttavia la cessione avvenuta quest’estate è stata come un fulmine a ciel sereno per il centravanti italo-peruviano che, deluso dal non aver incassato la fiducia della nuova proprietà, cerca di preparare lo sgarbo al proprio ex club nonostante l’ottimo rapporto con Montella e tifoseria rossonera.

 

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