2015

Milan, giocato il Derby “transitorio”

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Prima del Derby molti lo hanno affermato, altri lo hanno sperato: quello andato in scena ieri sera al Meazza sarà quasi certamente l’ultimo confronto cittadino con Silvio Berlusconi al comando del Milan. Proprio mentre sul campo si consumava l’ennesimo scempio dell’ultimo triennio tra le milanesi, a Bangkok Mr Bee diffondeva la notizia dell’imminente entrata in società. E allora ecco che le molteplici congetture fatte nel periodo recente sui possibili subentranti nei settori del club, tecnico e sportivo su tutti, ora acquisiscono legittimità. Come la rivoluzione dell’organico, paventata da più fonti: adesso è possibile, e la partita di ieri ha detto che c’è comunque un buon sostrato su cui poter impostare il “Milan del futuro”.

Lo spagnolo Suso è un profilo di livello, e per cui vale la pena attendere la piena fioritura. Meno certezze attorniano Van Ginkel, forse ancora un pò grezzo nelle giocate, ma anche sul ragazzino olandese conviene spendere qualche riflessione, per evitare di ripetere i proverbiali errori del passato, e mangiarsi le mani quando è ormai tardi. E poi, il quarto anno zero di fila del Milan contemplerà Inzaghi sulla panchina? Più probabile adesso di prima, ma nulla è da escludere a priori. Bisogna ancora scoprire la mentalità, e soprattutto testare la pazienza del nuovo padre padrone. Più chiarezza anche sul progetto stadio di proprietà, che i debiti della gestione Berlusconi hanno costretto ad annullare dall’agenda rossonera per l’immediato, ma che adesso ritornerà d’attualità. Una serie di missioni attendono Mr Bee, che in ogni caso avrà pieni poteri solo tra qualche mese, probabilmente entro la fine dell’anno, e lì aprirà ufficialmente i battenti una nuova era del Milan.

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