Editoriali

Milan, il brutto anatroccolo si trasforma in cigno: non erano 11 giocatori finiti?

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Un grande Milan risponde con i fatti alle tante critiche dei primi mesi di stagione, gli stessi giocatori additati come scarsi ora danno spettacolo ed incantano San Siro

18 gare gare di supplizio e poi la svolta. Un intero girone di andata bersagliato da improperi di ogni tipo verso una squadra molto costosa e poco redditizia. I giocatori acquistati ad agosto erano da scudetto, dopo 14 giornate erano da cacciare, oggi dopo 25 gare sono nuovamente dei “campioni”. I giocatori sono gli stessi dalla prima giornata di Crotone a questa parte. Dove sono finiti i “bidoni” allenati da Montella? Semplicemente in mano ad un tecnico che ha saputo valorizzarli meglio e che ha un’idea di gioco stabile, fissa e soprattutto con gli stessi interpreti. Gattuso non è partito alla grande, ha fatto molta fatica inizialmente come è giusto che sia, il 2-2 di Benevento rimarrà negli annali un po’ per il suo esordio, un po’ per il primo punto in campionato dei campani ed un po’ per quel goal del portiere nei minuti finali. dopo quella gara il Milan fatica ancora un po’ contro Verona ed Atalanta, contro le quali arrivano 2 sconfitte ma trova nel derby di Coppa Italia del 27 Dicembre quella gara di svolta che consacra la squadra rossonera al grande calcio. Gli undici giocatori in campo, quelli che con Montella a detta di molti non valevano niente, si risvegliano dal torpore ed iniziano a giocare seriamente, sospinti da una freschezza atletica che ora dovranno cercare di mantenere, visti i cambi quasi nulli della corta panchina rossonera. Tre impegni sono tanti, non basterà solo la grinta, ci vorrà qualcosa di più ma intanto il primo obbiettivo è stato raggiunto: far salire sul carro chi per mesi ha sparato a salve su un gruppo che aveva solo bisogno di maggiore stabilità. A salve perchè nessuno si è ferito, anzi tutto ciò è servito da spinta emotiva per tirare fuori quell’orgoglio da grandi giocatori e da grandi uomini.

Il cambiamento del Milan si potrebbe riassumere in un concetto semplice ma incredibilmente vero: ora gioca. La confusione della prima parte di stagione sembra essere svanita, vedremo cosa succederà nelle prossime settimane.

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