Archivio

MILAN il gruppo fa la forza: con questo ritmo sarà CHAMPIONS!

Pubblicato

su

Con la sosta per le Nazionali alle porte, è ora di tracciare un bilancio per tutte le squadre di Serie A riguardo l’andazzo di questo primo terzo di campionato. In casa Milan, possiamo dire che la situazione è molto rosea, anche al di sopra delle aspettative pre-stagionali. I rossoneri sono in terza posizione (quota 25 punti) a -1 dalla Roma e a -5 dalla Juventus capolista. Eppure, la stagione scorsa di questi tempi la situazione si presentava in modo molto più aspro. Allora cos’è successo a questo Milan per arrivare a questa tanto attesa svolta che potesse invertire il trend ormai troppo negativo degli ultimi anni? Che sia stato il cambio di allenatore a dare nuova linfa vitale alla squadra? L’esplosione di alcuni giovani? L’inserimento di nuovi acquisti? La nuova linea societaria di Via Turati?

Certamente ognuno di questi fattori avrà messo del suo nel creare il Diavolo che vediamo oggi all’opera, però riteniamo che il vero fattore predominante sia stato un cambio di mentalità.

Un esempio lampante è dato dalla politica del “tutti sono utili, nessuno è indispensabile”: Montolivo, tornato ad essere il perno del gioco rossonero, si infortuna? Locatelli riesce a rimpiazzarlo senza patemi. Bacca, il nostro bomber, non segna da cinque partite? Ci pensano gli altri, ultimo esempio Lapadula a Palermo per portare a casa i tre punti.

È sempre giusto e naturale avere determinati punti di riferimento per l’organizzazione della squadra, ma vedere che non vi è alcuna necessità di avere “giocatori imprescindibili” o “mostri sacri”, beh, certamente ha i suoi vantaggi!

Ricordiamo infatti la prima Juve di Conte, in grado di vincere lo scudetto senza che alcun giocatore in particolare si distinguesse nella classifica dei marcatori, mandando invece a rete ogni singolo giocatore della rosa (eccezion fatta per i portieri naturalmente).

Adesso sì, possiamo dirlo: è bene che le altre squadre inizino ad avere paura di questo Milan, soprattutto i nostri cugini nerazzurri, prossimi avversari in campionato. L’Inter infatti sembra non aver trovato ancora il bandolo della matassa in questa stagione, tanto è vero che attualmente risulta assente anche l’allenatore, in attesa del placet di capitan Icardi (che poi, quando mai si è sentita una cosa simile in altre squadre? Vabbé, non sono affari nostri in effetti).

Mantenendo questo ritmo, ad oggi, chiuderemmo la stagione a quota 75 punti, cifra generalmente più che sufficiente per centrare la qualificazione ai preliminari di Champions (forse, anche per il secondo posto).

Che i tempi per rivedere il Milan in Europa siano finalmente maturi? Solo il tempo ce lo dirà, e siamo sicuri che i nostri giocatori riusciranno a dare il meglio di sé per raggiungere l’obiettivo!

Exit mobile version