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Milan, Ipotesi di riciclaggio: tutte le possibili soluzioni all’intrigo economico
Si complica la situazione in casa Milan, oltre all’imminente aumento di capitale c’è da rifinanziare un debito praticamente con un altro debito della stessa portata
Giorni difficili in Casa Milan a livello societario, la settimana appena trascorsa si prepara ad aprirne un’altra ancora più densa di ansia e preoccupazione, il tutto dovuto a debiti e scadenze da rispettare in termini onerosi. Nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione ha chiesto a Li Yonghong un aumento di capitale di 10 milioni, prima rata di una ricapitalizzazione da 37,4 milioni. Servono per la gestione ordinaria fino al 30 giugno. Questi soldi sarebbero dovuti arrivare venerdì sera ma così non è stato. Ora bisognerà capire se arriveranno e soprattutto da chi, dato che Elliot potrebbe subentrare aumentando di conseguenza il credito nei confronti del Milan. Gazzetta dello Sport prova a fare chiarezza su quelli che potrebbero essere i possibili scenari da qui in avanti. Nella più “semplice” delle ipotesi Mr. Li potrebbe pagare l’aumento di capitale entro fine settimana e riportare momentaneamente le cose in pari, in attesa di ulteriori sviluppi e sopratutto di ulteriori scadenze. i 10 milioni di euro che Li Yonghong andrebbe a versare potrebbero arrivare da un prestito ponte di 35 milioni di euro da parte di Elliott: i 35 milioni gli permetterebbero di effettuare l’aumento di capitale da 10 milioni e probabilmente anche i successivi di aprile, maggio e giugno. Svantaggi: il debito con Elliott aumenterebbe.C’è poi la questione rifinanziamento: Li Yonghong starebbe cercando (da tempo ormai) nuovo prestito a medio-lunga durata per estinguere il debito con Elliott prima della scadenza di ottobre 2018. Soldi subito si ma debito maggiorato. Nel caso in cui, nella peggiore delle ipotesi Li Yonghong non rispettasse uno dei paletti fissati nel contratto con Elliott si parlerebbe di rottura di un covenant. In quel caso, Elliott potrebbe dare il via all’escussione del pegno.
Sempre secondo Gazzetta di questa mattina, il sostituto procuratore di Milano, Fabio de Pasquale, potrebbe aprire un’inchiesta per far luce su tutta la vicenda. Riciclaggio è l’ipotesi di reato, una parola che fa tremare i vertici ma che al momento rimane soltanto un’ipotesi.