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Milan-Juventus, 15 anni dopo l’Old Trafford: il trionfo rossonero
Il Milan vinse la sua sesta Champions League contro la Juventus all’Old Trafford, nella notte del 28 Maggio 2003. Una delle notti più belle della storia rossonera
La Champions League della stagione 2002/2003 è stata una delle edizioni in cui i tifosi del Milan sono andati più volte vicino all’infarto. Quella edizione regalò tantissime emozioni forti alla tifoseria rossonera, una edizione che si è conclusa con una delle notti più belle della storia milanista. I rossoneri vinsero ai calci di rigore contro la Juventus.
La prima emozione forte l’ha regalata Filippo Inzaghi con il goal allo scadere contro l’Ajax, rischiando di far venire giù San Siro. La seconda emozione l’ha regalata il destino, scherzando con i nervi dei tifosi rossoneri quando ha deciso che Milan e Inter si sarebbero sfidate in semifinale di Champions League. Una settimana d’inferno e di ansia è stata quella vissuta da entrambe le sponde del naviglio. Due derby bloccati dalla paura di perdere, infatti l’andata terminò 0-0, facendo aumentare in maniera vertiginosa la tensione. Il derby di ritorno è stato ricco di emozioni, al Milan sarebbe bastato un pareggio per accedere alla finale. I rossoneri passarono in vantaggio grazie alla rete di Schevchenko, poi si fecero raggiungere da un goal di Martins. A pochi minuti dal termine Kallon si presenta solo contro Abbiati che la para con il polpaccio, permettendo ai rossoneri di accedere alla finale.
Il destino, non contento di aver sorteggiato i rossoneri con i cugini dell’Inter, decise di fargli giocare la finale contro la Juventus. Quella del 28 Maggio 2003 fu una partita bloccata, con entrambe le squadre che avevano paura di perdere. Il Milan sbloccò la gara con un goal di Andry Schevchenko, vanificato in seguito dalla segnalazione del guardalinee. Non sono bastati 120 minuti per assegnare la coppa, così si andò alla lotteria dei calci di rigore. I calci di rigore rappresentarono l’ennesima prova per i nervi dei tifosi rossoneri, perdere così avrebbe fatto male. Però, quando ti giochi la finale di una Champions League nel “teatro dei sogni”, il finale non può essere altro che un sogno. La serie dei rigori finì con Schevchenko sul dischetto, l’inquadratura degli occhi rimane tutt’ora uno dei ricordi più indelebili della storia rossonera, che spiazzò Buffon. 40 anni dopo, un altro Maldini alza la Champions League nel cielo d’Inghilterra.