Milan, l’attesa non è ancora finita: Commisso? Vuole il cento per cento

Il Milan rimane nel limbo in attesa della sentenza Uefa, intanto si prospetta una vendita societaria del cento per cento

Necessità e desiderio di accorciare i tempi e di chiudere la trattativa nel breve, il contrario di quanto successe tra il presidente Berlusconi e l’attuale proprietario. Oggi le esigenze sono diverse, c’è molta più ansia di quanta non ce ne fosse un anno fa, tanti soldi in ballo ed un debito che fa sempre più paura, dunque prima si chiude e meglio è, a maggior ragione ora che il possibile acquirente è ancora caldo. Secondo quanto riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, la macchina rossonera in questo periodo non si ferma mai,infatti, anche nella giornata di ieri gli addetti hanno lavorato alla cessione del club. Rocco Commisso sembra essere l’uomo più accreditato a diventare il nuovo proprietario del Milan. Le riunioni di avvicinamento alla stretta finale sono andate avanti per tutta la giornata di ieri al 200 di West Highway, a Manhattan, negli uffici di Goldman Sachs, la banca d’affari che ha curato la proposta del magnate italo americano. Il direttore esecutivo rossonero David Han Li è a New York da giorni. E a seguirlo c’è l’avvocato che supervisionò ai tempi le ultime fasi della cessione del Milan con l’ingresso in scena di Elliott.

La trattativa in termini economici è ovviamente riservata, ma una cosa è chiara: il proprietario dei Cosmos vuole prendersi tutto il Milan, dunque nessun socio di minoranza in progetto. C’è poi un’altra questione da prender in considerazione: la distanza economica tra domanda e offerta, Commisso sa bene che il Milan non ha più il valore di un tempo, con il debito da rifinanziare ad Elliott ed una possibile esclusione dall’Europa di due anni. Proprio la sentenza dell’UEFA, attesa oggi o al massimo domani, giocherà un ruolo fondamentale. L’ingresso di un nuovo proprietario al Milan, durante il successivo ricorso al TAS di Losanna, potrebbe migliorare la posizione del club che ad oggi rimane in un limbo ma con una piccola fiammella di speranza statunitense.