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Milan, le 24 ore di Gattuso: pronti due possibili sostituti
Milan, Gattuso ha le ore contate sulla panchina rossonera, la dirigenza potrebbe prendere una decisione già nella giornata di oggi
Milan fuori dalla Champions almeno per un turno, a Torino succede di tutto e il risultato finale premia meritatamente la squadra di Mazzarri, tra l’altro allontanato per proteste. Il Toro vince 2-0 grazie ad un calcio di rigore trasformato da Belotti e gentilmente concesso da un Kessie troppo ingenuo. Il raddoppio è ad opera di Berenguer, questa volta è la difesa rossonera a mostrare ingenuità e limiti, con il pallone due volte rinviato in maniera velleitaria, prima da Conti e poi da Musacchio. Al di là degli errori, il Milan è la solita squadra spenta e priva di idee, non tanto nel primo tempo quanto nella ripresa, dove le energie vengono meno, soprattutto dopo il calcio di rigore trasformato da Belotti.
POSSIBILE ESONERO-Secondo quanto riportato da ‘Il Corriere dello Sport’, la fiducia riservata a Gattuso potrebbe essere ormai scaduta e la comunicazione dell’esonero potrebbe arrivare già nella giornata di oggi, ovviamente previo soluzione interna per una logica di tempistiche.
GIUNTI O LEONARDO- Potrebbe essere Federico Giunti il sostituto di Gattuso per le prossime 4 gare, il tecnico della Primavera rossonera era stato messo alla guida della squadra al posto di Lupi e voluto proprio da Leonardo e Maldini. Ora è penultimo nel suo campionato e a forte rischio retrocessione ma la situazione era già compromessa all’arrivo. Ci sarebbe poi la possibilità Leonardo, il che potrebbe anche far sorridere inizialmente ma il direttore ha già allenato in passato, lo sa fare e dunque potrebbe essere il salvatore di una patria ormai troppo distante.
GATTUSO– Ambrosini al club di Sky gli chiede se forse in questi mesi non sia stato troppo severo con se stesso, lui risponde così: «Vero,questo era un mio limite anche da giocatore che mi sono portato dietro e che ancora non ho superato, dovrò migliorare in questo. Però non bisogna fare alcun processo, l’unico che lo merita sono io. Le responsabilità sono mie. I giocatori mi hanno dato tanto, ora attraversano un momento di difficoltà. Esonero? Chiedetelo alla società. Io mi sento responsabile e non mi tiro indietro».