Calciomercato
Milan, le parole di Borini: «Quando sono arrivati i primi giocatori stranieri li ho aiutati con la lingua»
Fabio Borini è uno dei jolly di questa squadra. L’ex ala della Roma ha ricoperto più ruoli nel corso di questa stagione, dall’ala al terzino
Fabio Borini è stato uno dei giocatori più impiegati in questa stagione, è un vero jolly di questa squadra. La sua voglia di giocare lo ha portato ad essere schierato in diverse posizioni del campo. In questa stagione ha saputo giocare come ala, esterno basso e per la prima volta in carriera anche come terzino.
LE DICHIARAZIONI – L’ala rossonera ha parlato ai microfoni di MilanTv. Ecco le sue dichiarazioni: «Giocando tanto c’è ovviamente più modo di metterti in mostra, far vedere le proprie qualità e quest’anno ho fatto vedere molto anche in un ruolo che è diverso da quello naturale, cioè l’attaccante. Fa piacere, giocare tanto dà continuità per il futuro e per le stagioni che verranno. Essendo il Milan devi essere abituato a giocare ogni 3 giorni nelle stagioni che verranno. Fa crescere. Sono dichiarazioni che fanno piacere, perchè vuol dire che lui ha capito quello che sono e come sono, come persona prima e poi come calciatore. Anche quando sono arrivati i primi giocatori stranieri li ho aiutati con la lingua e li ho introdotti a quella che era stata la mia esperienza quando sono andato a giocare all’estero. Ho cercato di coinvolgerli nel loro adattamento. Quello ha aiutato sicuramente loro, ma anche tutta la squadra. Perchè avevamo bisogno di Andrè Silva, di Calhanoglu e anche dello stesso Frank. Personalmente credo sia più difficile adattarti al campionato italiano, per il fatto della cultura del ritiro pre partita, per il fatto che le testate giornalistiche parlino sempre di sport. Cosa che non esiste in Inghilterra, quindi uno vive la vita più liberamente. In Germania penso sia lo stesso, perchè ho dei compagni che hanno giocato lì. Questo fa un po’ la differenza sullo stile di vita e sulla libertà mentale»