Editoriali
Milan, l’uomo che hai qui di fronte (ti ricorda chi sei)
Ibrahimovic ha fatto il suo ritorno in grande stile mostrandosi con qualche ruga in più davanti ai tifosi che 10 anni fa riempirono San Siro
Con l’immaginaria colonna sonora “L’uomo che hai qui di fronte”, scritta da Vasco ad inizio anni ’90, oggi il Milan ha ritrovato sé stesso specchiandosi negli occhi e nel volto non più da ragazzino di quel Zlatan Ibrahimovic che, a quasi 10 anni di distanza, si riguadagna le luci della ribalta nella Milano rossonera. Parlare di “amarcord” sarebbe sbagliato perché, come detto dallo stesso Ibra, oggi tutto è cambiato: il suo fisico, la sua esperienza ma anche (e soprattutto) il Milan.
L’uomo che hai qui di fronte
è un uomo e tu lo sai
Non gli fai più neanche
Paura ormai.
La paura che il Milan incuteva nel cuore degli avversari (e che oggi riecheggia solo nei musei dello sport) non esiste più. La sconfitta per 5-0 contro l’Atalanta è solo l’ultimo “pugno in faccia” inflitto all’anima dei tifosi rossoneri che, proprio da quando Zlatan lasciava il Milan 7 anni fa, hanno dovuto imparare ad incassare in attesa di poter finalmente tornare a sferrare anche solo un singolo colpo. Oggi Ibrahimovic non è solo un uomo (ciò che al Milan manca tremendamente) ma è anche “l’uomo” che con la sua sola presenza ha più di tutti segnato due epoche, due storie, due Milan. Oggi il suo ritorno, fortemente voluto da ambo le parti, ha permesso ai tifosi rossoneri di ritrovare quello stesso entusiasmo che fino a pochi giorni fa sembrava un miraggio. Ibrahimovic è tornato, ora tocca al Milan.
L’uomo che hai qui di fronte
Non deve quasi più
Ogni cosa che rompe
La paga, e in più
quando gli conviene
Ritorna da te