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Milan, ma Li è il proprietario o un intermediario?

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La prima, burrascosa stagione del Milan sotto la proprietà cinese e i recenti sviluppi societari hanno fatto sorgere, non che ce ne fosse bisogno, ancora più dubbi sulla figura di Yonghong Li

Era stato accolto con entusiasmo Yonghong Li da parte di tutto il tifo rossonero: la crisi della gestione Berlusconi, che ormai si protraeva da diversi anni, aveva stufato e fatto disperare chiunque tenesse ai colori rosso e nero. L’arrivo della nuova proprietà cinese, con tanto di super milionario mercato estivo aveva rivitalizzato l’ambiente Milan, riportando un entusiasmo che da tempo non si vedeva nei pressi di Milanello. Le deludenti prestazioni sportive però, combinate con caos societari e la tempesta Uefa hanno prontamente riportato il pessimismo, ponendo al centro di ogni accusa la figura di Li, mai veramente limpida e ora più che mai messa in discussione. Sul presidente rossonero (o presunto tale) ci sono parecchi dubbi e misteri. Intervistato ai microfoni di MilanNews.it Marco Bellinazzo ha detto la sua in merito a Li  e ai dubbi legati alla provenienza dei soldi necessari all’acquisto del Milan:

«Credo che Li Yonghong abbia fatto da intermediario in tutta questa operazione, rispetto a soggetti che non riusciamo ad identificare, che hanno gestito l’operazione e che hanno avuto dal fondo Elliott il loro perno fondamentale, colui che ha garantito l’acquisto. L’altro 50% che non ha prestato Elliott è arrivato da paradisi fiscali, da soggetti che non sappiamo chi siano. Potrebbero essere altre istituzioni finanziarie che a loro volta possono aver agito sotto gli interessi di altri. Questo aspetto mai chiarito è stato alla base di tutta la sentenza UEFA. E’ da un lato deludente da un lato comprensibile che la UEFA abbia cacciato fuori il Milan in un contesto giuridico un po’ forzato, pur avendo una valida ragione che è quella legata ai dubbi sulla proprietà. Questi dubbi sulla proprietà non dovevano sorgere nell’ambito del settlement che non ha mai riguardato la proprietà ma i conti del club in quanto tale».

 

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