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Milan, mai così male dal 2013: ora su Gattuso prende forma l’ombra di Conte

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Gattuso eguaglia la partenza micidiale di Allegri nel 2013, il tecnico allora fu esonerato dopo una sconfitta col Sassuolo: intanto Conte scalpita

In attesa del recupero del prossimo 31 ottobre contro il Genoa, il Milan ha raccolto la miseria di 6 punti in 5 partite. Un avvio così negativo non si registrava dalla stagione 2012-13, quando la squadra di Allegri vinse due partite e ne perse tre per poi essere esonerato nel gennaio dell’anno dopo in seguito ad una sconfitta sul campo del Sassuolo. Proprio i neroverdi saranno i prossimi avversari del Milan e ad infiammare ulteriormente la posta ci sono i precedenti negativi di Gattuso contro De Zerbi, sua bestia nera come evidenziato dai 4 punti raccolti dal modesto Benevento nella passata stagione nei due match disputati contro il Milan del tecnico calabrese. Due dati che allarmano ulteriormente l’ambiente milanista in piena fase di restyling dopo l’avvento del fondo Elliott: Leonardo, Maldini, Gazidis e a breve anche Gandini sono gli uomini nuovi del progetto americano con il solo Gattuso unico sopravvissuto della precedente gestione cinese.

La gara di domenica alle 20 e 30 a Reggio Emilia (tre vittorie dei padroni di casa nei 5 precedenti) potrebbe essere già l’ultima spiaggia per Gattuso che contro il Sassuolo spera di riavere a disposizione il Pipita Higuain. Proprio la gestione del centravanti argentino è stata una delle pecche dell’operato del tecnico calabrese colpevole in alcune circostanze di non aver permesso all’attaccante di rendersi pericoloso in fase offensiva chiedendogli, forse troppo spesso, di venirsi a prendere la palla a centrocampo. L’unica alternativa per la panchina del Milan è Antonio Conte, attualmente disoccupato, allenatore molto apprezzato da Elliott ma anche da Leonardo e Maldini che rappresenterebbe secondo alcuni l’upgrade tecnico e mediatico di cui il Milan avrebbe bisogno in questa fase di ricostruzione dopo l’ennesimo cambio di proprietà. L’avvento di Conte significherebbe probabilmente anche una rivalutazione del modulo fino ad ora adoperato dai rossoneri con il possibile passaggio ad una difesa a 3 e l’avvicinamento di Suso alla prima punta con Calhanoglu spostato in cabina di regia. Tutte valutazioni che spetteranno al tecnico salentino qualora venisse chiamato a risollevare il Milan dopo questo deludente inizio di stagione.

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