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Milan-Napoli, Ambrosini punta sugli azzurri: poca fiducia alla squadra di Gattuso

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Massimo Ambrosini ha espresso il proprio pensiero in merito alla gara tra Milan e Napoli in programma domenica a San Siro. Poca la fiducia nei confronti di un Milan, a suo parere ancora un po’ inferiore al Napoli

Il momento è buono per i pronostici, i botta e risposta da settimana di vigilia, chi dice Napoli e chi dice Milan, in ogni caso se dovesse vincere una o l’altra, il campionato prenderebbe una direzione differente in chiave Champions e soprattutto scudetto. Attenzione però alla Juventus, la squadra di Allegri affronterà la Sampdoria in casa, dopo una settimana travagliata dai fatti di Madrid. Milan e Napoli scenderanno in campo dalle 15, la Juve seguirà dalle 18, con gli azzurri a meno 4 oppure a meno 1. Per quanto riguarda il Milan, l’Inter giocherà sabato sera, quindi con la possibilità di portarsi a più 11, Lazio e Roma si affronteranno invece in serata dalle 20:45.

Massimo Ambrosini in occasione di Milan-Napoli è intervenuto attraverso Il Mattino: «Gattuso ha saputo toccare le corde giuste dal punto di vista emotivo e ha dato anche punti di riferimento certi alla squadra, ma il Napoli ha motivazioni da vendere e si è visto contro il Chievo: sono vicini a un sogno e meritano di giocarsela fino alla fine, quei tre minuti saranno fondamentali sul piano psicologico per questo finale, se il Napoli non avesse vinto quella partita sarebbe stata un’ingiustizia. Tra l’altro faceva molto caldo e non era facile tenere ritmi alti, il Napoli c’è anche sul piano fisico. Non credo che lo stimolo di arrivare in Europa per il Milan possa valere tanto quanto quello dello scudetto per il Napoli, inoltre tra le due squadre c’è un gap tecnico evidente: difficile che il Napoli non vinca. Scontro diretto decisivo? Perdere punti contro il Milan o l’Udinese renderebbe vana o quasi la partita contro la Juventus. Musacchio e Zapata sono buoni giocatori, ma non hanno mai giocato insieme e questo può incidere, in particolare contro attaccanti rodati come quelli del Napoli. La squadra partenopea è costruita per vincere giocando bene, se smettesse di ricercare il gioco non vincerebbe più. Poi a volte può capitare di essere meno brillanti, ma la filosofia resta quella: come i giocatori occupano lo spazio al momento giusto e nel modo giusto è straordinario, così come il fatto che ogni portatore di palla abbia due o tre soluzioni di passaggio».

Ambrosini nella stagione 2000/01 segnò il goal partita nella gara casalinga con il Napoli di quell’anno. Sulla panchina degli azzurri sedeva Emiliano Mondonico, scomparso pochi giorni fa.

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