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MILAN, Nel segno della “S”: la strana coppia SUSO-SOSA

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Il posticipo di lunedì all’Olimpico contro la Lazio ha portato a Vincenzo Montella due segnali forti: il primo è la conferma di Suso come leader in mezzo al campo mentre il secondo sarebbe la novità di Sosa come playmaker. L’ex Liverpool e Genoa è tornato a graffiare ed in poco tempo grazie alla sua vena da vero combattente è diventato un giocatore assolutamente insostituibile per Montella e per il Milan, confermando che può diventare a tutti gli effetti l’artefice per la rincorsa all’europa. L’altro segnale arriva invece da Josè Sosa, giocatore totalmente diverso rispetto all’inizio della stagione. Negli schemi dell’allenatore campano è apparso più inserito, più cattivo ma soprattutto meno banale rispetto all’attuale Manuel Locatelli: l’argentino in regia, come dimostrato dalla partita contro la Lazio, sembra portare una ventata di tranquillità tattica dovuta all’esperienza ma soprattutto idee e soluzioni di gioco diverse rispetto a quelle messe in pratica dall’attuale Locatelli, ammesso sempre che riesca a trovare la continuità che gli è mancata in carriera. 

Luigi Basile

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