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Milan, nella memoria difensiva non c’è il nuovo socio
Il giorno della sentenza è arrivato: a Ginevra la delegazione rossonera proverà ad ammorbidire la mano pesante dell’Uefa. Tra le tesi difensive del Milan però non ci sarà quella del nuovo socio
Dopo un lungo periodo in cui si sono alternate voci di ogni tipo, oggi è arrivato il giorno che le metterà tutte a tacere. La Uefa infatti in queste ore sta formulando la propria sentenza, che verrà poi espressa e ufficializzata dopo circa 48 ore. Nell’incontro di oggi con la Uefa, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il Milan non tratterà l’argomento che riguarda l’ingresso di un socio di minoranza nelle quote del club. La società rossonera non ha fatto in tempo a produrre un agreement scritto di futura partecipazione e quindi eviterà di parlare di questo tema davanti all’Adjudicatory Chamber.
L’aggiunta di questo argomento alla tesi difensiva del Diavolo avrebbe probabilmente aiutato parecchio. Essa infatti avrebbe garantito delle risorse finanziarie necessarie per il rifinanziamento nei confronti del fondo Elliott, tema che più preoccupa l’organo europeo. Il club di via Aldo Rossi, con la sua delegazione, punterà perciò su altri, comunque importanti punti, come la separazione tra la figura del presidente Li e i conti, limpidi e annotati, della società Milan. Altro elemento su cui si punterà forte è il sostegno di Elliott: Il fondo americano è il garante della continuità aziendale rossonera. Gli americani si sono già detti disposti a subentrare a Li qualora l’attuale proprietario non si sentisse più in grado di onorare l’investimento.