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Milan, perché continuare con Suso e Bonaventura?

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Suso e Bonaventura sono due dei punti fermi del Milan, i due giocatori sono stati messi in discussione dal tifo rossonero

Jesus Suso e Giacomo Bonaventura sono due dei punti fermi del Milan, lo erano sia dello scacchiere di Montella che in quello di Gattuso. Bonaventura è arrivato in rossonero in punta dei piedi, poi a suon di prestazioni ha iniziato a conquistarsi il posto da titolare prima come ala, con Inzaghi allenatore, poi come mezzala sinistra dopo l’approdo di Montella sulla panchina del Diavolo. Nell’ambiente rossonero c’è un enorme paradosso, i due sono titolari nella mente degli allenatori ma non in quella dei tifosi.

GLI ALLENATORI – Entrambi risultano pedine fondamentali nella formazione milanista, la loro qualità tecnica non ha eguali all’interno della rosa rossonera. Il dribbling, gli inserimenti e il senso del goal fanno di Bonaventura uno dei migliori centrocampisti italiani. Suso è arrivato in rossonero nel 2015, ma con Inzaghi e Mihajlovic lo spagnolo non ha lasciato il segno. Il prestito al Genoa lo ha rivitalizzato, in rossonero è tornato un’altro giocatore rispetto a quello che sei mesi prima aveva abbandonato Milanello. Le caratteristiche e le movenze ricordano vagamente Robben, con quel suo tiro a giro di sinistro che ha spesso trafitto i portieri avversari.

I TIFOSI – I due giocatori non sono ben visti dalla tifoseria rossonera. Il centrocampista marchigiano non è amato dai tifosi per la sua indolenza in campo e per Raiola (il quale spesso si sarebbe scontrato con il mondo Milan)e ne chiedono la cessione immediata. La tifoseria è invece spaccata sul giocatore spagnolo, c’è chi chiede a gran voce la sua cessione e chi invece lo vorrebbe ancora in campo; i motivi sono collegabili alla sua poca prevedibilità, l’esterno non va in goal da sei mesi, e alla poca crescita nel corso delle ultime stagioni.

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