Calciomercato
Milan, prima l’Uefa e poi il mercato
Dopo una stagione conclusa al di sotto delle aspettative, c’è tanta voglia in casa Milan di ripartire e programmare alla perfezione la prossima annata. La testa di Fassone e Mirabelli è già al mercato, ma prima bisogna aspettare le sanzioni dell’Uefa
Con il 5-1 inflitto in casa alla Fiorentina il Milan ha concluso la sua stagione, assicurandosi all’ultima opportunità il sesto posto e quindi la qualificazione diretta ai gironi di Europa League. Il campionato rossonero resta comunque deludente, soprattutto se consideriamo gli obiettivi ben più ambiziosi prefissati dalla dirigenza, dopo aver investito la scorsa estate circa 230 milioni per rinforzare la rosa. Proprio per questo motivo in casa Milan c’è già grande voglia di ripartire e di programmare al meglio la prossima stagione, nella quale difficilmente saranno ammesse altre delusioni. Il duo Fassone-Mirabelli è già proiettato verso il mercato di questa sessione estiva, durante la quale la coppia di dirigenti ha più volte dichiarato che i rossoneri interverranno con 3-4 colpi per rinforzare una rosa già competitiva. Negli ultimi giorni sono usciti i primi nomi: a centrocampo sono emersi Fellaini, in scadenza con lo United, ma con un ingaggio forse troppo elevato e Veretout, gioello della Fiorentina, che quest’anno ha stupito tutti. Per quanto riguarda l’attacco è spuntato, nelle ultime ore, il nome di Immobile, capocannoniere dell’ultimo campionato, che difficilmente Lotito cederà ad un prezzo ragionevole.
Tutte queste ipotesi sono però nel congelatore: il Milan infatti aspetta il fondamentale responso dell’Uefa. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la risposta da Nyon arriverà tra stasera e domani mattina: i rossoneri stanno ancora attendendo un responso per quanto riguarda il settlement agreement proposto. Nell’ipotesi in cui si dovesse andare incontro ad un esito negativo, verranno valutate le eventuali sanzioni economiche e sportive. Proprio per questo motivo il Milan non può ancora programmare con certezza il suo futuro: i provvedimenti dell’Uefa scandiranno in maniera piuttosto influente le strategie di mercato del club rossonero.