2015

Milan, riaffiorano il mercato e un certo Brozovic

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Sono bastate le prime due partite giocate dal Milan dopo la chiusura del mercato, per far tornare a galla gli errori strategici nella scelta degli acquisti di gennaio. Ma d’altronde si sa, quando le decisioni sono dettate dall’esigenza “strutturale” di contenere i costi, è evidente come si debba per forza prescindere i termini “investimento” e “programmazione”. Ed è qui che si può attuare di diritto il parallelo Inter-Milan, paragonabili per via di un mercato figlio della forza economica decaduta, e nel caso specifico dei rossoneri, prigioniero del conto del patron non più florido come una volta, e la “tentazione” di vendere Mediaset può forse spiegarsi anche così.

Nonostante lo stesso tipo di vincoli nelle campagne acquisti, però, il ds nerazzurro Fassone ha colmato le lacune tecniche della rosa di Mancini con giocatori funzionali alla crescita della qualità complessiva della squadra, tra i quali sono da subito spiccate le doti di Shaqiri e Brozovic, mentre Galliani proprio su quest’ultimo starà recriminando, perché se i nerazzurri sono riusciti a impostare attorno al croato le basi di quello che potrebbe essere il gioco del futuro, a Milanello di basi per il futuro non si vede l’ombra.

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