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Milan, Sacchi su Giampaolo: «Sarà decisivo l’appoggio della società, come lo fu per me»

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Arrigo Sacchi ha commentato l’arrivo di Giampaolo sulla panchina del Milan, tracciando un paragone con il suo passato

Spiegare la storia al Milan di Arrigo Sacchi potrebbe essere una delle perdite di tempo più rilevanti della storia del calcio. E non per demeriti, bensì perché la conoscono e ammirano tutti, anche i muri. Finalmente oggi il club rossonero ricomincia ad abbracciare, per quanto riguarda la direzione tecnica, una filosofia similare a quella che ha reso il Diavolo una delle migliori squadri dell’era di questo sport.

L’arrivo di Giampaolo infatti riavvicina il Milan al bel calcio, al dominio, all’armonia tattica e al divertimento, fattori che sono stati i capisaldi di questa squadra. Lo stesso Sacchi, una volta ufficializzato l’innesto dell’ex tecnico della Sampdoria, è stato uno dei principali sostenitore di tale matrimonio. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex storico allenatore del Milan ha così parlato di Giampaolo:

«Al Milan l’appoggio della società sarà importante e decisivo, come lo fu per me quasi trent’anni fa. Non so se si ripeterà quella situazione, ma credo ciecamente nel valore di Paolo, Zvone e Marco: hanno fatto esperienze importanti e sono persone intelligenti e amanti del bel calcio. Se Maldini e Boban avranno a disposizione un budget non elevatissimo, credo che la strategia più opportuna sia investire su uno-due calciatori giovani di grande qualità, sempre che alla base ci siano modestia, generosità, passione ed entusiasmo».

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