2015

Milan, serve fiducia in Sinisa

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E’ senza dubbio un momento delicato per Sinisa Mihajlovic. La classifica piange, il gioco di questo Milan non aiuta e ad aggravare la situazione arrivano come un macigno le dichiarazioni del presidente Berlusconi che mettono in bilico la panchina del tecnico serbo. Fondamentali saranno nel giudizio del presidente la partita di domenica con il Sassuolo e quella di mercoledì con il Chievo, entrambe tra le mura amiche di San Siro. Quattro giorni di fuoco, due gare casalinghe in rapida successione dove tutti si aspettano sei punti e se non dovessero arrivare la posizione di Mihajlovic sarebbe davvero a rischio.
Ma che senso avrebbe cacciare l’ennesimo allenatore e non dare un minimo di continuità a questo progetto? Cambiare dopo poco più di due mesi di campionato sarebbe senza dubbio prematuro, soprattutto perché il serbo quando arrivò venne considerato come il salvatore della patria, il sergente di ferro da cui ripartire e da cui far nascere un nuovo Milan vincente. Non può ora essere considerato il problema da colui che lo ha scelto dopo i vari meeting ad Arcore. Le alternative per ora non hanno ancora un nome ben preciso, escluso il solito Brocchi tecnico della primavera, ma qual’ora il Milan dovesse fallire i prossimi due appuntamenti inizierebbe la solita girandola di nomi per sostituire il tecnico serbo.

Non va dimenticato però che a libro paga i rossoneri contano ancora Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi, prematuramente bocciati dal Cavaliere, e aggiungerne un terzo non sarebbe il massimo per le casse rossonere.
Certamente mercoledì notte sarà tutto più chiaro, in un senso o nell’altro. Le prossime due partite saranno il punto di svolta della stagione del Milan, rimanere agganciati alle prime in classifica o scivolare sul fondo della graduatoria e prepararsi all’ennesima stagione negativa. Tutto ciò nella mani di Sinisa Mihajlovic, il sergente di ferro che deve salvare questo Milan e riconquistare la fiducia di un presidente deluso.

 

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