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Milan, si chiude la prima stagione di “Champions of Equity”
Il Milan prosegue con l’iniziativa sui propri canali ufficiali chiamata “Champions of Equity” del manifesto Respact
Con la storia della celebre sfida tennistica, anche nota come “La battaglia dei sessi“, che vide affrontarsi Bobby Riggs e Billie Jean King, si conclude la campagna “Champions of Equity“ per la stagione 20/21. L’iniziativa, promossa da AC Milan, concretizza la visione a lungo termine della Società, da sempre impegnata nella condivisione dei valori positivi dello sport, per combattere ogni forma di pregiudizio e discriminazione.
Correva l’anno 1973 quando l’ex campione Bobby Riggs, fuoriclasse del tennis degli anni ’30 e ’40 e la campionessa mondiale di tennis femminile Billie Jean King decisero di sfidarsi in un clima politico sempre più favorevole al movimento femminista.
La King nel corso della sua carriera divenne un pilastro delle rivendicazioni per i diritti delle donne, intraprendendo numerose battaglie per la parità dei sessi e schierandosi apertamente contro lo squilibrio dei premi fra uomini e donne nel tennis professionistico. La campionessa denunciò più volte i pagamenti troppo bassi da parte della federazione internazionale, la quale, di fatto, spesso negava alle giocatrici la possibilità di iscriversi ai tornei.
Il motivo per cui venne organizzato questo match di portata storica fu dovuto alle dichiarazioni di Bobby Riggs il quale, probabilmente alla ricerca di fama, affermò che il gioco femminile era talmente inferiore a quello maschile, tanto che anche un uomo in pensione avrebbe potuto vincere contro le atlete più forti al mondo.
L’incontro tra King e Riggs avvenne il 20 settembre 1973, all’Astrodomo di Houston in Texas. La campionessa stravinse senza concedere neanche un set per 6-4, 6-3 e 6-3 dinanzi a 30.000 spettatori e a 90 milioni di appassionati collegati da tutto il mondo. A fine partita Riggs, in maniera sportiva, saltò la rete per stringerle la mano, la abbracciò e ammise di averla sottovalutata.
Quell’evento sportivo contribuì a dare una forte spinta al tennis femminile e si trasformò in un veicolo che cambiò per sempre la percezione della figura femminile nello sport e nella società americana e mondiale.